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Castelbuono si candida a diventare una Città Creativa UNESCO per la Gastronomia 2023, quale elemento strategico per il proprio sviluppo sostenibile. Per questo il Comune siciliano si propone di entrare nella grande rete dell’UCCN, in qualità di ambasciatrice della Dieta Mediterranea , promuovendo la tutela della biodiversità ed esportando best practice per l’impiego e la valorizzazione delle risorse naturali.
L’UNESCO Creative Cititis Network è, infatti, una rete di Comuni nata nel 2004 che rafforza la cooperazione con e tra le Città che hanno riconosciuto nella creatività lo strumento per il rilancio a livello economico, sociale, culturale ed ambientale. Aderendo alla rete, ci si impegna a condividere le migliori pratiche , sviluppando partenariati che supportino le particolarità territoriali e integrando la cultura nei piani di sviluppo urbano.
Osservando il repertorio gastronomico di Castelbuono e seguendo il percorso che trasforma i prodotti naturali in prodotti culturali, lì si scopre una creatività millenaria e in continuo mutamento alla ricerca della sostenibilità, intesa come sviluppo equilibrato e condiviso. Il saper fare gastronomico si combina, al tempo stesso, con salute e inclusione sociale. A spiegare l’importanza del progetto, il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, durante una conferenza stampa organizzata nella prestigiosa cornice dell’Oratorio di Sant’Elena e Costantino della Fondazione Federico II, a Palermo.
“Castelbuono si candida a Città Creativa UNESCO e puntiamo sulla enogastronomia perché pensiamo di incardinare tutto il nostro percorso sulla dieta mediterranea, già riconosciuta come patrimonio UNESCO 20 anni fa, ma non è stata presa molto in considerazione– ha detto il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero – . Nel nostro comune abbiamo fatto un bel lavoro: nelle mense scolastiche, ad esempio, forniamo prodotti del territorio. Castelbuono è poi riconosciuta a livello internazionale per l’importante ristorazione e per i prodotti artigianali: penso ai panettoni, ai biscotti della prima colazione, al prodotto biologico del miele e abbiamo delle belle aziende che in questi anni hanno investito sulla qualità alimentare. L’UNESCO privilegia la cultura dell’alimentazione.
Attualmente non si contano presenze italiane a sud di Roma nel network delle Città Creative UNESCO. Il riconoscimento di una Città Creativa siciliana porrebbe, dunque, l’intera Regione nella meritata posizione di rilievo all’interno del circuito.
“Castelbuono è la prima città del Mezzogiorno ad essere candidata a Città Creativa – sottolinea il primo cittadino di Castelbuono – e raggiungere l’obiettivo comporta una importante ricaduta in tutta la Sicilia, e quella candidatura darà una vetrina internazionale a tutto il settore turistico della Regione. Il turista internazionale viene a visitare Castelbuono ma rimane per apprezzare tutto il nostro territorio. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti perché è un progetto che coinvolge tutta la Sicilia”.
Diversi sono gli interventi che si sono susseguiti introdotti dalla vivace mediazione dell’attore Salvo Piparo , a partire da Angelo Boscarino di BIA Srl, la società di consulenza che accompagnerà la Città di Castelbuono durante l’iter di Candidatura e che ha spiegato i prossimi passi previsti per la call 2023: le iniziative di sostegno e comunicazione di progetto, la raccolta delle lettere di supporto, l’organizzazione di tavoli di lavoro con la comunità e gli stakeholder per l’identificazione delle linee progettuali da inserire nel Dossier di Candidatura.
Ospite anche il Consigliere Regionale del Piemonte Maurizio Marello – già Sindaco di Alba dal 2009 al 2019 e che nel 2017 ha ottenuto per la sua città il riconoscimento di UNESCO Creative City of Gastronomy: Marello ha raccontato il percorso di candidatura di Alba e ha espresso il proprio pieno sostegno al progetto strategico di Castelbuono.
Un coro di voci ed esperienze ha poi offerto una ricca panoramica delle iniziative di carattere enogastronomico implementate a livello locale, che troveranno spazio nel racconto collettivo del Dossier di Candidatura. In particolare, sono intervenuti Biagio Agostara, Presidente dell’Istituto Idimed di Palermo e Salvino Leone, vicepresidente del Museo F. Minà Palumbo di Castelbuono, e Angelo Merlino, Presidente del Parco delle Madonie che hanno confermato la loro piena adesione alla iniziativa.
Questa conferenza palermitana segue l’incontro pubblico rivolto alla collettività che si è tenuto ieri, 8 giugno, presso la Piazza centrale di Castelbuono, Piazza Margherita. I cittadini castelbuonesi hanno risposto in grande numero e sono accorsi ad ascoltare in anteprima la testimonianza i Maurizio Marello che ha raccontato, in un vivace scambio con i presenti, l’esperienza della Candidatura anche come benefico strumento di coesione e trasmissione dell’identità dei luoghi.
La Candidatura di Castelbuono si presenta dunque come una candidatura collettiva ed inclusiva, che vuole raccontare il complessivo carattere creativo della Città e della Sicilia in abito enogastronomico.
La rete di UCCN comprende sette campi creativi: artigianato e arte popolare, design, cinema, gastronomia, letteratura, media art e musica. Attualmente ne fanno parte 295 città provenienti da oltre 80 paesi in sinergia per una missione comune: collocare la creatività e le industrie culturali al centro dei loro piani di sviluppo.
Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
In Italia attualmente fanno parte solo: Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Como, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma, Torino.
Per approfondire https://www.unesco.it/it/italianellunesco/detail/191
BIA SRL
BIA Beni Immateriali e Archivistici, è una società di consulenza e project management nel settore culturale e creativo con sede a Milano. Opera nel settore dei beni immateriali da anni e in questo ambito, tra i numerosi progetti, spiccano le candidature delle Città Creative UNESCO di Alba e Biella. BIA ha seguito con successo la candidatura a patrimonio culturale immateriale dell’Umanità (lista UNESCO) della Cerca e cavatura del Tartufo in Italia e oggi supporta la Pia Università dei Cartai nelle attività di ideazione, redazione e coordinamento del progetto collettivo di candidatura dell’Arte della carta filigranata di Fabriano a patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Inoltre, all’inizio di questo stesso percorso si trova la candidatura dei Carnevali storici.
Per approfondire https://www.bia.cloud/wp/