Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del movimento “Cambiamo la Sicilia“, interviene sulla sequela di polemiche relative al collegato, su cui si discute da giorni al Parlamento regionale.
“Premesso che sono stato tra i più critici rispetto ai collegati a grappolo delle scorse settimane ma al netto della mia posizione, da parte delle opposizioni c’e’ stata un’alzata di scudi contro il marchettificio“, commenta polemico Figuccia.
“Per settimane il coro e’ stato ‘no alle marchette’, ma adesso che sono state tolte si dice l’esatto contrario. Poiché l’ottimo e’ nemico del buono – aggiunge -, si approvi il collegato nella sua riscrittura e contemporaneamente si faccia quadrato tra i gruppi parlamentari in modo da poter arrivare ad un documento di sintesi capace di tracciare un percorso sostenibile per la prossima finanziaria aprendo ad una stagione di riforme concrete“.
“D’altra parte, – sottolinea Figuccia – nel difendere questo collegato ricordo che lo stesso diventa un’importante occasione per garantire il comparto forestale in economia diretta, il personale OSS della Regione e quello della formazione professionale tra servizi e interventi attraverso il rimpinguamento del Fondo di garanzia”.
“Nondimeno opportuno – conclude – risulta che il governo regionale possa raccontare in aula attraverso un intervento del presidente della Regione, l’effettiva condizione finanziaria della Regione in modo che si definiscano chiaramente le responsabilità dei precedenti governi la cui negligenza ha determinato questa situazione attraverso l’obbrobrio dei bilanci falsi“.