Si intitola “Come un granello di sabbia” lo spettacolo che debutta al Teatro Biondo di Palermo, Sala Strehler, martedì 13 novembre ore 21, testo e regia di Salvatore Arena, che racconta la drammatica vicenda di Giuseppe Gulotta.
A diciotto anni quest’uomo, più un ragazzo in realtà, giovane muratore con una vita come tante, viene arrestato e costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri ad Alkamar, una piccola caserma in provincia di Trapani.
La conseguenza fu tragica: Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia.
Si ispira a questa storia “Come un granello di sabbia” che vede in scena lo stesso Arena, su un testo realizzato con la consulenza storica di Gulotta e di Nicola Biondo, insieme a Massimo Barilla.
L’omicidio dei due carabinieri, avvenuto il 27 gennaio 1976, è legato a oscure trame nere, servizi segreti e uomini dello Stato che trattavano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio sulla vicenda serviva un colpevole: Gulotta, un uomo qualsiasi, è diventato pertanto il capro espiatorio, “come un granello di sabbia” all’interno di un enorme ingranaggio.
Il suo calvario è durato 36 anni, fino al processo di revisione, il decimo, di una lunga serie, ostinatamente cercato e ottenuto, che lo ha definitivamente riabilitato.
Una storia dai contorni oscuri e tormentati e dalle conseguenze drammatiche e non risanabili.
Affrontare questi avvenimenti sulle tavole di un palcoscenico ha posto gli autori di fronte a una grande responsabilità: la responsabilità di non tacere l’incredibile vicenda legale, la lunghissima serie di omissioni, errori, leggerezze, falsificazioni, palesi violazioni della legge, che oggi ci consentono definire senza dubbi questa storia come una vera e propria frode giudiziaria. La responsabilità, naturalmente, di non dimenticare il contesto e gli interessi in campo che generano il dramma.
Prodotto da Mana Chuma Teatro e Fondazione Horcynus Orca in collaborazione con La P.E.C., Giusto Processo e Rete Latitudini; scene di Aldo Zucco, musiche di Luigi Polimeni e luci di Stefano Barbagallo.
Lo spettacolo replicherà fino al 18 novembre; sabato 17, invece, al termine della replica spettacolo, Giuseppe Gulotta e Nicola Biundo, autori del libro “Alkamar – La mia vita in carcere da innocente”, incontreranno il pubblico sempre al Biondo, insieme al giornalista Gery Palazzotto.