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la dichiarazione

Comunali Catania, Musumeci: “Sarebbe un grave errore non andare a votare”

martedì 2 Maggio 2023

Catania è Catania. Qui il centrodestra è maggioranza morale dei cittadini. Abbiamo la necessità di individuare gli anelli giusti nella comunicazione perché insieme ad un ottimo candidato sindaco e a tanti appassionati impegnati e mobilitati candidati al consiglio comunale serve anche una comunicazione agile e snella che possa arrivare anche a quella fascia di elettorato che ha già detto ‘tanto io a votare non ci vado’. Sarebbe un grave errore perché poi per cinque anni non avrebbe il diritto di parlare, di lamentarsi, visto che è venuto meno al suo preciso impegno che è quello di scegliere la classe dirigente“. Lo ha detto il ministro delle Politiche del Mare e della Protezione Civile Nello Musumeci a seguito della  manifestazione elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Enrico Trantino.

Sono convinto che a Catania serva un’amministrazione che abbia un’anima etico-culturale. Questa città ha bisogno di recuperare fiducia in sé stessa dopo qualche mese di vuoto per la mancanza del sindaco ma ha anche bisogno di restituire la prospettiva futura immediata nel medio termine“.
Catania – ha aggiunto Musumeci – è una grande capitale economica, commerciale, ha subito tantissimi torti da parte dei governi nazionali che si sono alternati negli ultimi 10 anni fatta qualche rara eccezione e sono contento nel vedere che a Catania gli unici cantieri aperti sono quelli che ho aperto io quando ero Presidente della Regione. Tutto il resto lo faranno i catanesi e la nuova amministrazione comunale col sindaco Enrico Trantino, che verrà eletto, che ha tutti i numeri per restituire una prospettiva di futuro a questa città“.

Abbiamo giustificato motivo per pensare che i 40 e più mila migranti arrivati dal primo gennaio di quest’anno siano soltanto un amaro antipasto“.  “Il mio timore – ha aggiunto Musumeci – si basa su due dati. Il primo è quello storico degli anni passati: si è dimostrato che luglio e agosto sono i mesi in cui maggiormente si registra il flusso di migranti. Il secondo è legato all’incertezza della situazione in Tunisia e nel Sudan, alla nuova apertura di rotte dalla Cirenaica e alla grande incognita legata, per capirci, alla rotta di Cutro, quella che parte della Turchia“.

E’ un segnale forte non solo perché varato nel giorno del Primo Maggio, ma anche perché, pur nella ristrettezza delle risorse finanziarie, dà segnali concreti verso gli obiettivi deboli cui guardiamo fin dall’inizio: penso alle famiglie indigenti, alle famiglie a bassissimo reddito, ai disabili, alle piccole e medie imprese“.  “Noi – aggiunge – abbiamo dato una risposta a tante domande che emergono dalla società. Certo, ci vorranno più risorse, ci vorrà più tempo ma noi guardiamo a una prospettiva di cinque anni e in cinque anni quello che non si fa subito si può fare gradualmente. L’importante è restituire alla gente la convinzione che oggi l’Italia è governata da una classe dirigente finalmente votata dai cittadini e che ha un programma sano, concerto, serio, costruttivo da portare avanti“.

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