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Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo e assessore comunale all’Edilizia Privata interviene sulle difficoltà dello smaltimento di alcune pratiche al Comune e del futuro dell’Ordine in vista del rinnovo del Consiglio.
“Mi sono insediato a marzo 2020 e dopo 15 giorni abbiamo vissuto lockdown totale con la difficoltà degli uffici di recuperare questi tre mesi persi. La fine del 2020 e l’inizio del 2021 sono state caratterizzate dallo smartworking che non sempre è una modalità di lavoro realmente fruibile. Ci sono attività pienamente informatizzate che sono idonee per essere sviluppate anche da casa, altre lo sono molto meno. Tutto questo ha determinato inevitabili ritardi e disagi che cercheremo di colmare . Credo molto nell’informatizzazione perché razionalizza e facilita ma serve metabolizzarla e digerirla. A breve ci saranno novità sulle piattaforme informatiche nell’edilizia privata del Comune per ridurre il gap che si è creato”.
L’insediamento di Di Dio fra gli assessori della Giunta di Leoluca Orlando, aveva creato qualche perplessità dovuta principalmente alla carica di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo. “Mi piace raccontare – sottolinea Di Dio – da dove è nato questo impegno come assessore al Comune. Ci lamentiamo spesso che non c’è osmosi tra politica, mondo professionale e culturale. Negli anni Settanta era scontato ad esempio che Spadolini, leader del partito repubblicano fosse un intellettuale e non un politico. Di certo non voglio paragonarmi a lui ma, il lavoro fatto dall’Ordine è stato valutato positivamente cosicché in u momento in cui si è dovuto scegliere un assessore per l’edilizia privata, la giunta e il sindaco hanno deciso di investire nei rappresentanti degli ordini professionali. E’ stato un anno difficile, perché mi sono dovuto calare in una macchina che non conoscevo e poi non sono stato particolarmente fortunato”.
Se l’attività da assessore non è semplice, quella di Presidente dell’Ordine è altrettanto complessa. Oltre alla gestione ordinaria dell’ufficio e del suo funzionamento che permette di offrire servizi agli iscritti, occorre incidere sul territorio per migliorare la qualità e la vivibilità delle attività professionali. In un momento in cui in Italia si parla di transizione ecologica e digitale, di Pnrr , di governo del territorio, la parola chiave è “formazione”. In particolare, fra gli obiettivi dell’Ordine, c’è quello di potenziare il raccordo con la provincia palermitana. “La mia idea è creare una commissione con dei rappresentanti dei singoli comuni che possano essere referenti diretti presso il Consiglio. Molto spesso ci sono delle problematiche che noi non conosciamo oppure, ci sono problematiche già risolte in altre comuni e che, condividendo buone prassi possono essere risolte”, ha concluso Di Dio.
Maggiore sinergia ma non solo. Per Di Dio, la pandemia ha anche sviluppato molte opportunità, soprattutto nel campo della formazione. La modalità online consente infatti agli ingegneri di aggiornarsi con facilità e tranquillità, motivo per cui anche in futuro, con l’emergenza sanitaria alle spalle, si potrebbe comunque continuare in modalità agile.
Rispetto ai ritardi in merito al rinnovo del Consiglio, Di Dio spiega che i motivi sono principalmente due: la pandemia e un ricorso rispetto alla presenza di quote rosa. “La qualità delle colleghe – sottolinea il Presidente – prescinde dal fatto che siano o meno donne. Inoltre, il Covid ha obbligato tutti gli Ordini, tra cui il nostro, a rinviare le elezioni. Farle online presuppone l’esistenza di una piattaforma. Il Consiglio nazionale degli Ingegneri ha fatto una gara per acquisire questa piattaforma, la scadenza è per la prossima settimana e da lì, si partirà”.