“E’ stato bello e servito il nuovo Piano di Riequilibrio da noi definito di ‘Squilibrio Sintomatico’ del Comune di Palermo – così denuncia il Segretario responsabile territoriale dell’Ugl di Palermo Franco Fasola – per salvare dal dissesto la città sprofondata orami nella più totale anarchia dei servizi”.
“Lo chiamano di ‘Riequilibrio’ magra consolazione visto che il Comune si rifarà esclusivamente sulle tasche dei cittadini aumentandone le tasse, adesso toccherà alla Corte dei Conti approvarlo o meno , per sistemare i conti, l’amministrazione aumenta le tasse in cambio di 475 milioni che riceverà dal governo nazionale nei prossimi 20 anni, il piano prevede un pareggio dei conti in 20 anni, a fronte di un raddoppio dell’Irpef (dallo 0,8 all’1,6 per mille) che porterà nelle casse comunali circa 550 milioni di euro in questo lasso di tempo, intanto i palermitani già colpiti da due anni a questa parte da una pesantissima crisi pandemica, da sempre gravati da un altissimo tasso di inoccupazione e disoccupazione dovranno come se non bastasse pagare già da quest’anno oltre al raddoppio dell’Irpef , l’aumento di Tari, servizi cimiteriali, impianti sportivi ed una serie di pesanti condizionalità, tutto ciò è insostenibile per una cittadinanza già allo stremo fra caro bollette e caro spesa, ancora una stangata questa volta senza precedenti da parte dell’attuale Amministrazione Comunale senza alcuna visione prospettica di sviluppo oramai da decenni”, conclude Fasola.