“Mentre ancora si discute in aula sul consuntivo 2017 si fa avanti a piccoli passi il bilancio di previsione 2018“, afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc, che aggiunge: “Un bilancio lacrime e sangue che colpirà i cittadini, con una pressione fiscale alle stelle e in cui il professore non sa più cosa fare per far quadrare i conti al punto da prendere in prestito l’idea del celebre ‘Totò’ di vendere ciò che non è suo”.
La Figuccia parla nello specifico dell’ipotesi di vendere circa 223 immobili comunali e di concederne a privati altri 53, come la piscina o lo Stadio delle Palme, fra i più significativi.
“Se non ci fosse da piangere, verrebbe quasi da sorridere – continua Sabrina Figuccia – ripensando al celebre film del Principe De Curtis, che interpreta il ruolo di un simpatico venditore della Fontana di Trevi. Peccato che in questo caso ci troviamo di fronte ad un uomo, Sindaco per la sua quinta volta a Palermo che forse si è ormai convinto di esserne il ‘padrone’. Sembra inoltre quasi superfluo parlare di come questa scelta risulti in totale contrapposizione con la filosofia sbandierata dal sindaco, almeno a parole, contrario alla privatizzazione dei servizi pubblici, proprio come previsto dal manifesto dei valori di quel partito di cui Orlando custodisce gelosamente la tessera nel suo taschino destro”.
“Chissà poi cosa ne penseranno i suoi compagni di estrema sinistra – conclude il consigliere comunale – da sempre impegnati contro la privatizzazione dei beni pubblici, ma forse il prossimo rimpasto di giunta aiuterà a mandare giù qualche amaro ‘boccone ideologico’”.
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