Proclamato lo sciopero dei lavoratori part time al Comune di Palermo e le carte sull’utilizzo dei fondi, da parte dell’amministrazione, saranno presentate alla magistratura “per fare chiarezza”.
Lo dicono i sindacati della Cisl funzione pubblica dopo che il tentativo di conciliazione con il prefetto di Palermo si è concluso con un nulla di fatto sulla vertenza per la stabilizzazione degli Asu e l’incremento orario dei lavoratori part-time. Lo sciopero è stato proclamato per lunedì prossimo, con manifestazione davanti a Palazzo delle Aquile.
“Due giorni di trattative nelle quali – dice Mario Basile, responsabile delle funzione pubblica – la Cisl ha rivendicato il sacrosanto diritto, per tutti i lavoratori, a una stabilizzazione e a un incremento orario significativo che garantisse ai cittadini servizi migliori e più efficienti ed ai lavoratori salari più dignitosi che permettano una migliore qualità della vita. Ma le legittime richieste della nostra organizzazione sindacale, articolate meticolosamente attraverso l’individuazione di risorse finanziare ed elementi normativi utili all’incremento orario per tutti, si è infranto al cospetto di un muro di indifferenza e ‘mala gestio’ della cosa pubblica perpetrati dall’amministrazione comunale, che da circa dieci anni governa la città”.
“Dagli incontri in prefettura sono emerse ‘diverse verità’ tra gli stessi funzionari del Comune, – aggiunge l’esponente sindacale in una nota – in cui il Direttore generale scarica le responsabilità al Ragioniere generale e quest’ultimo lo smentisce con una nota sostenendo che il turn-over, non utilizzato negli anni, è frutto di scelte politiche e come nel gioco delle tre carte la politica scarica sui funzionari. Sui conti e sul corretto utilizzo dei 55 milioni finanziati dallo Stato e sulle economie che si sono determinate negli anni avvieremo le denunce alle autorità competenti per fare chiarezza e intercettare eventuali responsabilità”.