“Valuterò se revocare l’attuale regolamento, in attesa che l’iter relativo alla richiesta della conversione dei libretti di circolazione possa essere completato. E’ necessario avviare uno studio per una nuova proposta che, come in passato, già suggerito dai vertici della polizia municipale, nel rispetto dell’ordine gerarchico delle fonti normative, consenta a questi mezzi di trasporto alternativi di rappresentare un più efficace strumento per cittadini e turisti, alimentando così il tessuto produttivo locale”.
E’ Sabrina Figuccia, consigliera comunale del gruppo misto e componente della VII commissione consiliare del Comune, a prendere una dura posizione sulla vicenda che riguarda l’attuale regolamento dei cosiddetti Apecalesse o Apetaxi.
Questa mattina il tema è stato affrontato proprio nel corso di una riunione congiunta della VI e della VII commissione consiliare alla quale la stessa Figuccia aveva chiesto l’audizione dei vertici dell’amministrazione e degli uffici competenti. Presenti il vice comandante dei vigili urbani Luigi Galatioto, il vice sindaco, Sergio Marino e un funzionario comunale del SUAP (Sportello unico per le Attività produttive).
Il regolamento al centro della diaspora venne approvato nel 2014 e poi modificato ad aprile di quest’anno, in piena campagna elettorale, dal vecchio consiglio comunale. Si tratta di un provvedimento che equipara gli Apetaxi turistici alle carrozze trainate da cavalli. Parliamo di 25 licenze chiamate con l’acronimo Ncc (noleggio con conducente a servizio pubblico di piazza con finalità turistiche), ma che presentano nella regolamentazione del servizio una grave pecca: non aver previsto le tariffe relative alle corse e le aree di stazionamento dove sistemare i mezzi. Questo, ovviamente, ha generato da parte dei conduttori degli Apecalesse una sorta di fai da te: costo di una corsa 80 euro mediamente, per un’ora di giro turistico.
Inoltre, erano già emerse divergenze sui pareri espressi dagli uffici, come quella della Prima commissione che aveva chiesto addirittura la redazione di una delibera ex novo. E non meno importante l’aspetto relativo alle eventuali azioni sanzionatorie da parte dei vigili urbani rispetto a questi mezzi. Si è posto il problema di come siano identificabili, dal punto di vista giuridico, queste moto-carrozzelle. Questo ha comportato, nei fatti, una complessa gestione da parte della polizia municipale in caso di controlli.
“Un quadro abbastanza preoccupante emerge dal confronto odierno – aggiunge la consigliera Figuccia – che evidenzia tutte le criticità di un regolamento approvato in fretta e furia, malgrado i pareri critici espressi dal commissario Antonino Buffa e dal vice Comandante della Polizia Municipale Luigi Galatioto, che con una lunga relazione, avevano addirittura parlato di “non conformità ai principi giuridici in materia” di “definizione inidonea” e addirittura di “censurabilità” di regolamenti in contrasto con le norme comunitarie, statali e regionali”.
E proprio ieri pomeriggio, si è svolta una riunione tra Suap, uffici competenti comunali, alla presenza anche dei vertici del Comune per fare il punto su queste criticità e in particolare sulle perplessità del regolamento, per poi relazionare in Commissione.
A conclusione della riunione è stato deciso di rimandare, qualsiasi approfondimento, dopo l’avvenuta conversione dei libretti di circolazione, che consentirà il passaggio tecnico sul foglio di circolazione del servizio: da noleggio con conducente, a servizio pubblico di piazza con finalità turistiche.
Il SUAP aveva inviato, il 18 agosto scorso, la richiesta alla Motorizzazione civile di Palermo ma ancora si aspetta una risposta. Per il resto tutto rimane in alto mare, laddove sono ancora da stabilire i prezzi delle corse e i luoghi di fermata dei mezzi.
