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Con “Ex voto” Santa Rosalia appare sui muri di Palermo

martedì 31 Marzo 2020
Ex voto Santa Rosalia

Santa Rosalia, dal 30 marzo, appare, come immagine consolatoria, anche se con la mascherina, amaro simbolo di questi tempi, sulle facciate, tra gli alberi, sui muri non solo della nostra Palermo, ma anche di Londra, anch’essa flagellata, come tutto il mondo del resto, dalla nuova peste, per sconfiggerla, nuovamente, come nella fatidica data del 15 luglio del 1624.

Ex voto Santa RosaliaMa di chi è questa iniziativa che ha per protagonista la nostra Santuzza, che dall’alto ci protegge, ci consola e, siamo sicuri, ci libererà da questo nemico silente che si è infiltrato velocemente nelle nostre vite, stravolgendole e minando le nostre certezze, poggiate su una inesistente invincibilità che, adesso, ci appare chiara? Partiamo dal messaggio in ingleseUnited Against The Plague”, uniti contro la peste, e arriviamo aEx voto“, un collettivo di artisti e operatori culturali che, da lunedì 30 marzo, proiettano una immagine artistica di Santa Rosalia sulle finestre, sulle facciate, sul ficus di piazza Marina e ovunque sia visibile. Alzate gli occhi e incontrerete il suo sguardo, che placherà le paure sul presente e, soprattutto, sul futuro.

“Ex voto”

Tanti uomini e donne, una pluralità che si è fatta unità, hanno deciso di mettersi assieme per lanciare un bel messaggio e creare un’emozione partecipata con chi, obbligatoriamente, distinto, ma non distante, in ogni angolo di Palermo, condivide lo stesso respiro, lo stesso anelito alla libertà delle piccole cose, un abbraccio, una stretta di mano, un incontro per raccontarsi che, fino a qualche tempo fa, apparivano ordinarie e, adesso, straordinarie in quanto non ci è dato sapere quando potremo riappropriarcene.

Ex voto Santa Rosalia

Andando alla loro pagina si legge: “Il nostro mestiere rimane quello di raccontare storie, convogliando la cultura, la storia, l’identità dei luoghi in narrazioni capaci di far stare insieme le persone emozionandole e intrattenendole, risvegliandone il senso di appartenenza, ma anche la capacità di stupirsi e aprirsi al nuovo, al magico, all’inaspettato. La città di Palermo ha un rapporto profondo e identitario con la morte, la sofferenza, la malattia che la distingue da altre città. Tra le opere più importanti e famose nel mondo ospitate dai suoi musei, d’altronde, troviamo “Il trionfo della Morte”, di cui si ignora l’identità dell’autore, di Palazzo Abatellis e, fra i luoghi più iconici, le catacombe dei Cappuccini con le loro mummie. Questa riflessione sulla caducità della vita e sulla liberazione dalla sofferenza si rinnova ogni anno nel Festino, la festa patronale dedicata a Santa Rosalia, vero e proprio inno alla vita che sconfigge il contagio e unisce indistintamente tutti, donne e uomini, giovani e vecchi, poveri e ricchi. Una festa tanto civica quanto religiosa, che omaggia Rosalia, in peste patrona, e attraverso di lei la città stessa, che si ritrova accalcata in una massa di corpi, l’uno accanto all’altro dopo i giorni della paura, che si abbandona ad ogni eccesso dopo mesi di clausura e sofferenza. Edicole votive della Santuzza si trovano sparse in ogni anfratto del centro storico, vicino alle dimore degli umili come sulla sommità del Palazzo delle Aquile, sede del potere cittadino, a riprova del fatto che Rosalia è Palermo e Palermo è Rosalia“.

Ex voto” parte proprio da un’istallazione diffusa che prevedendo la proiezione di un’edicola votiva, raffigurante una classica icona della Santuzza, la ripensa come un omaggio a tutti coloro che in questo momento sono impegnati in prima persona nella lotta contro il Coronavirus. Ad iniziare a proiettarla, dai loro balconi, proprio gli ideatori, gli “dei ex machina” dell’iniziativa che chiedono, però, a tutti coloro che posseggono un proiettore di fare lo stesso per portare questa testimonianza su tutti i muri, in tutte le vie di Palermo, d’Italia, del mondo e di riprodurla ed esporla in qualsiasi formato, per diffondere la speranza che può infondere l’essere osservati con dolcezza dalla nostra amata Rosalia, che riscalda il cuore, scaccia l’ansia, è panacea di tutti i mali.

Per essere ancora più precisi e incisivi, la richiesta rivolta a tutti è quella di postare, sulla pagina dell’iniziativa, una foto della proiezione, un disegno, una installazione, un messaggio, un pensiero, una poesia, una canzone o qualsiasi altro tipo di rappresentazione vi venga in mente, magari visibile dalle proprie case e, contemporaneamente, di immaginare e chiedere un futuro migliore, una volta finita l’emergenza, dichiarando insieme in cosa si è disposti a cambiare, a rinunciare o cosa ci si impegna a fare, proprio come nel rituale classico delle offerte votive viste, però, in chiave non solo religiosa, ma, soprattutto, come impegno civico verso la collettività.

Ex voto Santa Rosalia

L’obiettivo principale è quello di rinnovare il modello di Palermo che sulla sconfitta del morbo ha costruito il proprio senso di comunità, rinnovandolo, come in un tacito patto, ogni anno, ed estendendolo, questa volta, a chiunque nel mondo, colpito dal virus, voglia aderirvi. L’installazione vuole essere un veicolo per volgere in positivo un evento drammatico come la pandemia che ci sta colpendo, facendone una risorsa per ripensare e ripensarci, per farci trovare pronti a ricostruire il mondo che sarà e le nuove fondamenta della nostra casa comune. Una resilienza per immagini o immagini di resilienza. “Tutti con la Santuzza e la Santuzza con tutti”, allora, per far sì che questa azione, ideata da “Ex voto“,  diventi “contagiosa” e il messaggio #UnitedAgainsThePlague, uniti contro la peste, varchi i confini della Sicilia e arrivi ovunque, oltre che a Londra in cui, già nella serata di lunedì 30 marzo, alcuni palermitani hanno proiettato questa icona classica senza tempo, ma calata nel nostro per la mascherina che indossa. Tra le immagini apparse c’è, anche, quella  della Rosalia di Van Dyck che, dalla quarantena al Metropolitan Museum di New York, è tornata idealmente a Palermo.

Ex voto Santa RosaliaLa nostra Santuzza ha ricevuto una bella sorpresa, la compagnia di San Calogero che, non volendola lasciare sola, è apparso anche lui allo stesso scopo. La vostra Patti Holmes, per quella lontana parentela, vera o presunta, che la lega a Sherlock, il detective di Baker Street, si chiede da curiosa quale è: “Chi ci sarà dietro Ex voto? Chi si occupa di proiezioni a Palermo?” Facendo una riflessione, le è venuto in mente “Cinema City” che, ad ottobre, ha regalato alla città tre serate di cinema d’autore in altrettante piazze. La sua illuminazione o fulminazione sarà quella giusta? Lo scoprirete, anzi lo scopriremo, solo vivendo e partecipando.

#UnitedAgainstThePlague

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