E’ stato condannato a 6 mesi di reclusione dal gup di Catania, previo patteggiamento, Luca Odevaine, ex membro del tavolo nazionale di coordinamento sui migranti, nell’ambito dell’inchiesta sulla concessione dell’ appalto dei servizi, dal 2011 al 2014, al Cara di Mineo. La pena di 6 mesi è stata decisa in continuazione con quella a 2 anni e 8 mesi inflitta ad Odevaine a Roma il 3 novembre scorso per corruzione, sempre in relazione ad un appalto del Cara di Mineo. La pena complessiva riformulata oggi è di 3 anni e 2 mesi.
Personaggio centrale dell’inchiesta è proprio Luca Odevaine, chiamato nel 2011 come esperto del Consorzio di Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza”. Nei faldoni dell’inchiesta chiusa lo scorso novembre ci sono anche appalti antecedenti che risalgono al periodo in cui al vertice del consorzio c’era il sottosegretario Castiglione. Per questa ragione l’esponente di Ncd risulta tra i destinatari del provvedimento.
A Catania la sentenza di condanna a sei mesi di reclusione, per turbativa d’asta e falso, è stata emessa dal gup Santino Mirabella. Nel capoluogo etneo l’inchiesta sugli appalti del Cara di Mineo era scaturita da un invio di atti da parte della procura di Roma nel quadro degli accertamenti su Mafia Capitale. La posizione di Odevaine era stata stralciata da quella di altri 15 imputati per i quali lo stesso gup Mirabella, il 7 aprile scorso, ha disposto il rinvio a giudizio. A Roma Odevaine è uno dei 46 imputati del maxiprocesso Mafia Capitale. Il suo coinvolgimento è legato ad un episodio di corruzione in concorso con Salvatore Buzzi, ras delle coop romane.