“Stiamo andando incontro a una stagione turistica di grande incertezza. La situazione, evidentemente, non è delle migliori. Sarà un’estate in cui bisognerà soprattutto difendersi dalla crisi e nella quale si dovrà resistere, sperando di iniziare al più presto a recuperare una parte del fatturato perso. Ma per il vero rilancio, che tutti auspichiamo, la strada è ancora lunga”. Lo ha dichiarato il direttore provinciale di Confesercenti Messina, Daniele Andronaco, che analizza il trend in atto a Messina nei giorni di una lenta ripartenza che probabilmente si caratterizzerà per un’altra estate di transizione, in attesa del vero banco di prova che sarà poi il 2022.
“A Messina, come altrove – spiega il massimo rappresentante di Confesercenti Messina -, si spera fortemente in una ripresa con queste aperture da poco avvenute e l’aspettativa è che qualcosa possa migliorare al più presto con la possibilità di tornare a lavorare anche all’interno dei locali. In questo momento, però, bisogna dire che non si vedono spiragli positivi all’orizzonte almeno nell’immediato. I segnali non sono incoraggianti e la prospettiva è quella di andare incontro ad un’altra estate come quella che abbiamo vissuto lo scorso anno, con pochi turisti stranieri e un movimento per lo più di prossimità”.
“Abbiamo scritto oggi all’Amministrazione di Messina, al sindaco Cateno De Luca e all’assessore Dafne Musolino – continua Andronaco -, per un confronto sulla questione del regolamento dei tributi che il Comune intende porre in essere e quindi sulla richiesta che il Durc sia in regola, altrimenti scatterebbe la sospensione delle autorizzazioni. Noi riteniamo che in una pandemia, dentro una crisi che non è affatto finita e in una realtà di disagio che è quella di tanti operatori economici costretti al fatturato zero ormai da un anno ad ora, si debba rivedere questa posizione e venire incontro alle esigenze di chi non sarà in regola con il Durc non per propria scelta ma per una necessità oggettiva. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente, affinché la Giunta possa rimodulare tale decisione, ritenendo, senza alcun dubbio, che si debba venire incontro alle aziende che versano in condizioni di grande difficoltà. Tutti dobbiamo essere in regola ma in questa fase c’è bisogno di misure di sostegno, che diano una mano per risollevare l’economia del territorio, per salvare imprese e famiglie”.
Andronaco si sofferma anche sul turismo delle crociere che sta ripartendo: “Al momento parliamo di un settore che non sposterà gli equilibri della stagione in termini di numeri ma, per quanto ci riguarda, ci stiamo impegnando con determinazione per cercare di sviluppare un nuovo turismo croceristico, che si caratterizzi per la previsione di percorsi a tema. Ciò potrà diventare realtà soltanto con la convergenza e la sinergia strategica di tutte le forze politiche e le associazioni produttive, attraverso la capacità di fare rete tra tutti gli attori in campo per provare a programmare nuove opportunità di sviluppo e generare un maggiore ritorno economico per le aziende. L’auspicio è quello che si creino le condizioni per far sì che questo tipo di turismo possa rappresentare una buona fonte di ritorno per il territorio e per i vari operatori economici”.
Il direttore di Confesercenti Messina ha commentato, infine, la recente polemica scoppiata nella Città di Taormina, in oggetto alle “liste” di alcune attività dove poter fare shopping che sarebbero state imposte dalle croceristi: “E’ un discorso penalizzante, la situazione comunque è quella che è e dobbiamo anche stare attenti a non tirare troppo la corda, sapendo che questa è un’annata particolare e l’emergenza sanitaria non è finita. Se quella corda si spezza potrebbe essere fatale per un settore, come il commercio, che è già in profonda crisi. Bisogna cercare di creare le condizioni per riprendersi, tutti, al più presto e uscire dalla crisi e anche sul turismo delle crociere la situazione poi si stabilizzerà e ci saranno, a quel punto, minori restrizioni. Adesso ci sono delle norme e delle regole. La svolta potrà arrivare anche e soprattutto andando ad accelerare le vaccinazioni. E’ questa, con la prospettiva dell’immunità di gregge, l’unica vera speranza di lasciarci alle spalle questa crisi epocale, e riprenderci la normalità economica e sociale che oggi ci appare ancora lontana”.