“La campagna elettorale, troppo spesso, diventa un limbo per imprese e cittadini. In questo senso auspichiamo che fino al giorno delle prossime elezioni regionali, governo, parlamento siciliano e amministrazione regionale continuino a lavorare per sostenere gli investimenti pubblici e privati”. E’ questo il monito lanciato dal presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, durante il suo intervento nell’ambito della cerimonia per l’assegnazione del premio Mimì La Cavera ad alcune imprese siciliane.
Presente anche il presidente nazionale Vincenzo Boccia che ha ricordato lo storico esponente di Sicindustria. “Mimì La Cavera – ha detto – aveva una visione del lavoro inteso in senso strutturale e non assistito che prevedeva una coerenza tra regole e comportamenti. La sua eredità è stata quella di riportare la questione industriale al centro del Paese, a partire dal Mezzogiorno e dalla Sicilia. Mi sembra un segnale importantissimo e attualissimo ancor oggi”.
“Il Mezzogiorno è la grande sfida del Paese – ha sottolienato – occorre usare al meglio i fondi strutturali fidelizzando gli investitori e attraendo nuove industrie. Adesso si aprirà una grande stagione di sviluppo, dobbiamo essere molto attenti, perché adesso si avvierà un dibattito molto aperto sulla politica di coesione che è un elemento determinante della politica europea”
“Bisogna andare oltre le tattiche fra i partiti – ha spiegato Boccia – dobbiamo costruire una stagione di confronto sui contenuti sulla politica economica. Come si fa ad alleasi con chi a sinistra chiede di smantellare il Jobs Act e con chi a destra chiede di uscire dall’euro? E’ arrivato il momento di parlare di contenuti e di politica economica. Il Paese ha bisogno di una politica economica di medio termine e ha tutte le potenzialita’ per farcela e uscire definitivamente dalla crisi, non possiamo arretrare”.
Tre i riconoscimenti assegnati ad altrettante aziende siciliane in questa edizione 2017 che vede Eni come main sponsor. Per la sezione ‘Competitività’, è stata premiata l’azienda Sicily Food di Aragona (Agrigento), la cui produzione varia dai gelati per la grande distribuzione alla lavorazione di pesce affumicato, con vendite in oltre 30 Paesi.
Il premio per la sezione ‘Marchio storico’ è andato invece alla gastronomia Spinnato, di Palermo, “per aver avuto dal 1860 a oggi la capacità di racchiudere nei prodotti del food Made in Sicily la cultura e la storia di un’intera regione”. La ‘Coesin srl’ di Castellammare del Golfo (Trapani) ha ottenuto invece il premio ‘Start up’ per aver brevettato “un sistema innovativo di attivazione e controllo integrato per l’automazione industriale”.