«Ho avvertito la necessità di inviare una nota di plauso al ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano per l’esonero contributivo da lui fortemente voluto, una misura fiscale, che auspichiamo possa diventare strutturale anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei, del cui impatto e beneficio anche le mie aziende stesse hanno potuto e potranno godere».
Lo dice Salvatore Gangi, presidente del Comitato regionale Piccola Industria di Confindustria in Sicilia.
«Sicuramente – aggiunge – provvederò, come molti altri colleghi imprenditori, a investire quanto risparmiato in nuove risorse umane, attrezzature e strumenti volti ad aumentare il livello di sicurezza sul lavoro. Senza esitazione, ritengo questa la strada giusta per il rilancio del Meridione, del suo sistema produttivo e, va da sé, dell’occupazione e della società tutta, oggi così in difficoltà. A questo punto, occorre continuare a percorrerla con coerenza e caparbietà».
IL TESTO DELLA LETTERA
Comitato Piccola Industria di Confindustria in Sicilia
Al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale
Dott. Giuseppe Provenzano
Egregio Signor Ministro,
nella mia qualità di Presidente della Piccola Industria siciliana mi preme esprimerLe il pieno compiacimento in merito all’applicazione della misura dell’esonero contributivo pari al 30% che, grazie al suo costante impegno, è divenuta operativa per le imprese del Mezzogiorno.
Secondo le ultime elaborazioni effettuate dal Servizio Statistica Regionale della Sicilia, a causa dell’emergenza pandemica si prevede, a fine 2020, una perdita di prodotto pari al 7,8%, capace di provocare un significativo arretramento che si aggiunge al mancato recupero della flessione indotta dalla precedente crisi, con riflessi depressivi importanti sul tessuto produttivo siciliano e sul capitale occupazionale. In questo contesto misure come la “decontribuzione Sud” rappresentano una boccata d’ossigeno per le PMI ed un segnale concreto di sostegno all’economia del Mezzogiorno, soprattutto di quelle imprese delle regioni insulari che già soffrono il forte gap determinato dai maggiori costi di produzione.
Ritengo, infatti, che solo con una fiscalità di vantaggio per il lavoro si potrà frenare il pericolo di “collasso occupazionale” al Sud che allargherebbe i già drammatici divari che ci separano dal resto del Paese ed incrementerebbe il fenomeno di jobless recovery che si è verificato negli ultimi anni.
Sono convinto, però, che la misura, potrà avere un significativo impatto anticiclico sull’economia reale se diverrà strutturale. Solo così gli imprenditori potranno attivare una catena di valore reinvestendo i risparmi ottenuti e creando valore aggiunto per il territorio e nuovi posti di lavoro.
Auspico, quindi, che la misura venga confermata nella prossima Legge di Bilancio per il prossimo triennio e che vada a buon fine il dibattito che si sta svolgendo in Europa per la sua proroga fino al 2029, considerando anche gli effetti espansivi che una ripartenza del Mezzogiorno avrebbe sul sistema economico italiano.
Rinnovandole il mio sostegno e la piena collaborazione del Comitato che rappresento, colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.
Il Presidente del Comitato Piccola Industria
di Confindustria in Sicilia
Salvatore Gangi