Si è svolto a Palazzo d’Orleans a Palermo, l’incontro fra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e il neo ministro per il sud, Giuseppe Provenzano. Esiste “una profonda preoccupazione sullo stato di attuazione della spesa dei fondi Ue in Sicilia“, ha sottolineato il ministro a margine dell’incontro .
“Non mi interessano le cause del passato, ma dobbiamo trovare una soluzione. – ha dichiarato il ministro – Rischiamo il disimpegno per il 2019 e di mettere in crisi anche la nuova programmazione”, ha aggiunto. Da qui la proposta del ministro, avanzata nel corso dell’incontro di oggi, di un vertice trilaterale con la commissaria UE, la Regione e il ministero da realizzarsi subito, “anche a settembre”. “Salvare la nuova programmazione e’ la base di partenza”, ha spiegato Provenzano.
All’incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali all’economia, Gaetano Armao, il collega con la delega al Territorio Toto Cordaro e la titolare degli Enti locali, Bernadette Grasso.
“Tenevo particolarmente a essere nelle mia regione come prima uscita e concludere con un doveroso saluto al presidente“, ha spiegato Provenzano al termine dell’incontro, “per dire che questo governo, dopo governi dove la parola Mezzogiorno si faceva fatica anche a pronunciare, deve diventare una delle priorità anche in Europa. In questo quadro la Sicilia e’ strategica. La regione deve superare il suo isolamento“.
“Io non sono solo ministro per il Sud, ma anche per la Coesione territoriale, – sottolinea il ministro – che e’ anche il divario tra città e periferie, e voglio rilanciare la strategia sulle aree interne. Vorrei fare questo lavoro anche con i sindaci. E per questo e’ stato importante incontrare Leoluca Orlando nella sua qualità di presidente dell’Anci. Nessun sindaco deve essere lasciato solo.”
Sull’incontro si è espresso anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che a margine dell’incontro ha dichiarato: “Confidiamo in un rapporto di proficua collaborazione con il governo Conte bis e con il ministro anche in relazione alla sua importante delega. Avremo modo di fissare calendari di incontri e lavori“.
“Le esigenze prioritarie sono un grande Piano straordinario per il Mezzogiorno, uno snellimento delle procedure per la certificazione dei Fondi europei, tenuto conto dei lacci e laccioli delle normative europee e della nota carenza di funzionari nei dipartimenti regionali. Le Zes saranno poi un’altra occasione per rinvigorire il tessuto imprenditoriale in Sicilia“, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana.
“Abbiamo poi affrontato – ha aggiunto Musumeci – il tema della fiscalità di vantaggio e dell’eterna realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa, che rimane ancora in bilico tra una soluzione tutta pubblica e una con l’intervento dei privati. Inutile dire che sulle infrastrutture stiamo facendo il possibile, ma siamo convinti che al Mezzogiorno d’Italia, per recuperare il divario Nord-Sud, serva una riforma anticiclica, con brevi e medie scadenze. Per fare questo occorre una norma nazionale che ci consenta di derogare e accelerare la spesa consentendo di aprire quanti più cantieri e dando ossigeno alle attività imprenditoriali“.