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Arriverà la copertura finanziaria promessa?

Consorzi di Bonifica, cassate 500 proposte: si lavora a un emendamento governativo

venerdì 4 Luglio 2025

Il giorno dopo le parole del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno per riferire in aula sulle indagini relative ai contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, in cambio di incarichi e consulenze per il suo staff, Palazzo dei Normanni è tornato in attività. O quasi. Rimandata direttamente a martedì prossimo la seduta a Sala d’Ercole, sono comunque tornate a lavoro le Commissioni parlamentari. Tra queste, quella Bilancio, guidata da Dario Daidone, è certamente tra le più attenzionate: politica economica, attenzione ai Liberi Consorzi e alle Città Metropolitane, nelle prossime settimane la variazione di bilancio e soprattutto, in prima linea, i Consorzi di Bonifica.

Alessandro Dagnino

L’8 luglio non è solo la data in cui torneranno a riunirsi i deputati siciliani, ma anche quella designata per avviare la votazione del ddl sul riordino dei Consorzi di Bonifica. Fin da subito la strada è apparsa in salita. Con oltre 500 emendamenti presentati, tra maggioranza e opposizione, e una copertura finanziaria stimata intorno ai 10 milioni di euro. Numeri esorbitanti dato che mancano le risorse. Mercoledì è partito in II Commissione l’esame del vasto blocco di proposte di modifiche. L’esito, alla presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, è stato lapidario: tutti inammissibili. 

Ma cosa è successo? Gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili per mancanza di quantificazione degli oneri o per mancanza di copertura finanziaria. Nello specifico, sul piano tecnico, quasi tutti gli emendamenti determinavano un aumento della spesa senza indicare i mezzi di copertura. In alcuni casi, quattro emendamenti che riguardavano l’articolo 37, il piano di fabbisogno del personale, recavano la copertura sui fondi globali, ma senza una relazione tecnica, quindi le modalità di determinazione dell’onere finanziario, con il rischio in tal senso di produrre debiti fuori bilancio. E dunque inammissibili, questa volta, sul piano formale.

Palazzo d’Orleans

Tornerà quindi in soffitta la possibilità di riscrivere il sistema dei Consorzi di Bonifica dopo oltre vent’anni di attesa? La riforma non si fermerà al primo ostacolo. Il governo regionale ha confermato l’impegno già assunto durante i lavori della legge di stabilità, fornire le coperture nell’ordine di 4,6 milioni di euro per la parte relativa alle ore del personale. Si lavorerà dunque per la realizzazione di un emendamento governativo, che possa in parte recepire alcuni di quegli emendamenti posti sotto l’esame della II Commissione. Nei prossimi giorni, infatti, si entrerà nel merito di alcuni di questi emendamenti dichiarati inammissibili per ragioni di forma, quantificando in maniera più puntuale i costi e conseguentemente consentire l’atteso esame all’aula.

Ignazio Abbate

Tanti gli spunti da cui poter attingere, tra cui due emendamenti a prima firma del presidente della I Commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate, proprio per quanto concerne la riscrittura dell’articolo 37 sul personale, con il rifinanziamento del turnover per la trasformazione a full time e a tempo indeterminato degli attuali dipendenti a 151 giorni. La trasformazione del contratto degli stagionali attualmente a 78 e 101 giorni a 151 giorni lavorativi nodi cruciali. “E’ imprescindibile – ha dichiarato il deputato della Democrazia Cristiana – l’approvazione di un provvedimento che va nella direzione di quell’emendamento. Solo con una condivisione di quell’emendamento e di quel provvedimento si può arrivare al voto finale della riforma. Altrimenti la riforma rischia di saltare. Non si possono erogare servizi indispensabili per la nostra agricoltura in un momento di crisi idrica mai vissuto prima senza un potenziamento del personale che è l’anima dei consorzi idrici regionali. Ringrazio l’assessore Dagnino che sicuramente ha capito l’importanza delle proposte e lavorerà per trovare le risorse e metterle a disposizione coinvolgendo l’assessore all’Agricoltura per la predisposizione della nuova riscrittura dell’articolo”.

Tra le possibilità vagliate vi è anche quella di poter ricorrere alla variazione di bilancio per individuare la copertura finanziaria che, ad oggi, tiene al palo il ddl. La soluzione, così come da impegno, dovrebbe essere trovata tra i fondi globali, che al momento non ci sono e comporranno un capitolo della variazione. E a proposito di variazione di bilancio. Il testo, “work in progress” in giunta, dovrebbe approdare in aula tra fine luglio e la prima settimana di agosto. Un percorso, però, che dovrà essere definito e condiviso con la conferenza dei capigruppo. Insomma, già tra qualche giorno potrebbero esserci importanti novità.

Una cosa è certa. Martedì ripartirà il secondo round della discussione generale (CLICCA QUI).

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