“Quella mia non è una proposta di legge ma una idea, anche perché questo non è un Parlamento monocratico. Prima di tutto bisogna difendere l’onorabilità del Parlamento e se ha sbagliato si confronti per stabilire un metodo migliore e riaccreditarsi agli occhi della gente. Io difendo il territorio e non voglio fare confusione tra associazioni e fondazioni. Mi sento di spendermi per le Orestiadi di Gibellina e non credo sia uno scandalo difendere esempi di eccellenza come il loro e non ne faccio un ragionamento di campanilismo, anche perché come si sa non è la mia provincia”.
Così in Aula il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, in merito all’ipotesi di rivedere l’assegnazione di contributi pubblici alle associazioni.
Proprio oggi c’è stato un colloquio tra il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e il deputato Ismaele La Vardera, nella torre Pisana a Palazzo dei Normanni. Nei giorni scorsi La Vardera è stato protagonista della vicenda che ha coinvolto il parlamentare di FdI Carlo Auteri, i cui familiari avrebbero ottenuto fondi pubblici attraverso emendamenti assegnati a due associazioni culturali a loro riferibili. La Vardera aveva registrato un colloquio avuto davanti alla toilette dell’Assemblea regionale siciliana avuto con Auteri che lo aveva minacciato. Sull’assegnazione dei fondi pubblici la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta. Sull’onda delle polemiche, Auteri si è auto-sospeso da FdI e dovrebbe transitare al gruppo Misto.
“Oggi pomeriggio ho avuto un lungo confronto con l’on. Gaetano Galvagno. Una discussione netta, franca e con alcuni passaggi aspri, in cui mi ha anche detto che non c’è alcuna volontà nel censurare nessun denuncia e che nell’intervento fatto in aula non era assolutamente a conoscenza della vicenda Auteri”, ha detto Ismaele La Vardera dopo il colloquio avuto a Palazzo dei Normanni con il presidente dell’Ars,
“Ha nuovamente condannato la vicenda delle minacce che ho subito e che sta comprendendo insieme all’ufficio di Presidenza le possibili sanzioni disciplinari nei confronti di Auteri – aggiunge La Vardera – Abbiamo inoltre riflettuto sulla necessità di un cambio di passo del sistema del finanziamento alle associazioni e che effettivamente bisogna cambiare rotta, ho apprezzato questa posizione. Ho ritenuto importante questo confronto al di là delle diverse posizioni che restano, ma nel rispetto reciproco dei ruoli istituzionali”.