Scongiurati i 273 licenziamenti avviati da Coop Sicilia nel mese di giugno, nonchè la chiusura dell’IperCoop di Ragusa, grazie alla ricollocazione dei lavoratori, ad una maggiore flessibilità e al ricorso all’esodo incentivato. L’ipotesi di accordo è stata siglata ieri in tarda serata dall’azienda insieme alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. A tutti i lavoratori dei punti vendita per i quali è stata prevista la chiusura è stato garantito il riassorbimento nei negozi a loro più vicini. I dipendenti degli esercizi per i quali sono in corso trattative per la cessione di ramo d’azienda potranno scegliere se rimanere in Coop o passare con l’acquirente. Adesso le condizioni saranno poste alla valutazione dei lavoratori, che dovranno esprimersi entro l’11 settembre prossimo.
“Se da un lato esprimiamo soddisfazione per l’intesa raggiunta dall’altro non possiamo non tenere conto dei sacrifici che i lavoratori tutti dovranno fare per tutta la vigenza dell’accordo laddove dovesse essere ratificato”, dichiara Mimma Calabrò segretario generale Fisascat Cisl Sicilia.
In particolare ecco i punti principali del compromesso: maggiore duttilità sui turni di lavoro sia per i lavoratori full time che per i part time; riconoscimento dei permessi individuali nella misura di 32 ore; sospensione della pausa retribuita per tutto il periodo dell’accordo (3 anni); inquadramento dei lavoratori al ruolo assegnato dal nuovo modello organizzativo; ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per i singoli punti vendita; esodo incentivato per 80 unità (55 a Catania, 8 a Messina, 12 a Palermo, 5 a Ragusa).
Chi sceglierà la strada dell’esodo entro il 31 dicembre 2018 riceverà un incentivo pari a 25 mila euro lordi, corrispondente ai dipendenti 4 liv par 144 Full lime. Questo scende a 18 mila per i lavoratori dello stesso livello che aderiscono entro il 30 settembre 2020. Gli importi saranno proporzionati in base all’orario contrattuale per i part time e riparametrati in relazione al livello di inquadramento. Per l’esubero rimanente è previsto l’accesso alla cassa integrazione straordinaria nelle more che si realizzino in Sicilia gli investimenti previsti nel piano industriale. Investimenti che riguardano anche sei nuove aperture sul territorio siciliano distribuite tra Palermo, Catania e Messina.
Punto nevralgico dell’accordo è la possibilità data ai lavoratori di rimanere in Coop o passare con le società che acquisiranno i punti in chiusura. Sarebbe in corso, infatti, una trattativa con il Gruppo Rocchetta interessato ai negozi di Casteldaccia, di via dei Volontari del Sangue di Palermo, Zafferana Etnea e San Giovanni La Punta nel catanese.
Il segretario generale Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, esprime “soddisfazione per il risultato raggiunto a tutela di tutti i posti di lavoro in una realtà come quella siciliana tanto martoriata dalla piaga della disoccupazione, ma soprattutto perché soltanto grazie alla sottoscrizione dell’accordo si potrà dare il via al piano industriale che traghetterà tutti i lavoratori a partire dal primo gennaio 2018 in Coop Allenza 3.0, (società che attualmente detiene la proprietà di Coop Sicilia) una delle più grandi cooperative nazionali nel settore della distribuzione che, a partire dal primo gennaio, incorporerà attraverso una procedura di fusione Coop Sicilia con il passaggio di tutti i lavoratori siciliani”.
Sulla stessa scia il segretario Salvo Tavolino della Filcams Cgil Sicilia. “Il risultato raggiunto – sottolinea – evita, peraltro, le pesanti deroghe al contratto nazionale che Coop aveva richiesto ad ogni incontro precedente”. “L’ipotesi, in questi giorni – conclude – verrà sottoposta al vaglio dei lavoratori con consultazione certificata. Fondamentale passaggio di democrazia sindacale per chiudere una trattativa particolarmente delicata come questa”.
Il comunicato di Coop Sicilia
Far fronte a una grave e perdurante situazione di crisi di alcuni negozi Coop in Sicilia con un nuovo piano di rilancio industriale che passi attraverso una riorganizzazione della rete, con chiusure ed aperture di punti vendita in posizioni strategiche e nuove politiche commerciali. Erano queste le premesse con cui, nel giugno scorso, era stata aperta la procedura di mobilità per i lavoratori di alcuni negozi e della sede di Catania ed avviato il confronto con le Organizzazioni sindacali.
Il pre-accordo raggiunto ieri con le Organizzazioni sindacali garantisce il pieno mantenimento dei livelli occupazionali – a fronte dei 273 esuberi inizialmente previsti, nessun lavoratore sarà licenziato – e un significativo recupero di efficienza nei punti vendita, ottenuto anche grazie a maggiore flessibilità, esodi volontari e interventi su alcuni istituti contrattuali.
L’accordo, che dovrà essere ratificato nei prossimi giorni dopo lo svolgimento delle assemblee dei lavoratori, sarà operativo dal prossimo 1° ottobre.
In una situazione di oggettiva difficoltà di mercato, mentre altre insegne della grande distribuzione disinvestono Coop rilancia così il suo impegno in Sicilia, con un piano di sviluppo che porterà entro al 2020 all’apertura di nuovi punti vendita e all’ammodernamento di quelli esistenti
Con la positiva chiusura del confronto con le Organizzazioni sindacali, si conferma ancora una volta la vocazione sociale di Coop Sicilia in coerenza con i propri valori.