Hanno risposto alle domande del gip di Aosta fornendo la loro versione dei fatti i coniugi originari di Caltanissetta finiti in carcere con l’accusa di violenza sessuale in concorso nei confronti di un valdostano di 65 anni.
“Si sono difesi dicendo che la parte offesa era consenziente ai rapporti sessuali, nessuno lo ha mai costretto o violentato, nessuno l’ha mai minacciato. In effetti gli episodi contestati sono dieci, ma può essere che ce ne siano di più. E lui era libero di entrare e uscire da quella casa”, spiega il loro avvocato, Massimiliano Bellini.
L’interrogatorio di garanzia è durato poco più di un’ora e mezza. “Il sottofondo – aggiunge il difensore – è quello economico, perché loro avevano preso questa casa in affitto, lui aveva ripromesso di fare dei lavori: il mio assistito aveva anticipato più di 15 mila euro di materiale per la coibentazione. Poi si era stabilito questo rapporto intimo”. Il legale ha chiesto la scarcerazione e in subordine gli arresti domiciliari, “considerando che sono soggetti incensurati”.
Il gip Davide Paladino si è riservato la decisione. Secondo quanto ricostruito da carabinieri e procura di Aosta la coppia – lui 57 anni e lei 64 – aveva preso in affitto nel giugno 2023 uno degli appartamenti di proprietà della vittima, una persona dal carattere mite e ingenuo. Inizialmente la coppia avrebbe intavolato rapporti amichevoli con la vittima ma poi sarebbe cominciato l’incubo. Durante una violenza, come testimoniano alcune immagini, sarebbe anche svenuto.
Gli abusi sarebbero avvenuti anche quando l’uomo implorava la coppia di smettere dicendo di avere problemi di salute. La minaccia era di diffondere le immagini degli abusi. La coppia aveva inoltre occupato l’appartamento dal quale non voleva più andar via.