Il capogruppo dell’opposizione del consiglio comunale Fabrizio Ferrandelli, chiede a gran voce al primo cittadino Leoluca Orlando di intervenire e capire cosa sa sta succedendo all’interno delle mura della clinica di Villa Maria Eleonora che da qualche giorno è diventato uno dei focolai di Covid-19 della Sicilia.
Per l’amministrazione del nosocomio i dati distribuiti alle agenzie stampa sono soltanto 13. Ma numerose testimonianze sono certe che i positivi sono molti di più.
“Il sindaco è l’autorità sanitaria locale, Orlando deve sapere quale è il numero reale dei contagiati. E’ un atto dovuto ai palermitani”. Afferma Fabrizio Ferrandelli.
Ma il primo cittadino proprio ieri sera ha chiesto una relazione scritta in merito alla situazione che si sta affrontando nella clinica palermitana. Ma nulla è certo. Fonti molto vicine al sindaco affermano che i dati trasmessi erano ufficiosi ed erano molti di più dei 13 che l’ufficio stampa dell’ospedale sbandiera ritenendo la situazione sotto controllo. Inoltre la domanda che in queste ore molti addetti ai lavori si pongono è: “Come nasce il focolaio di covid-19 all’interno della clinica, se a seguito della ordinanza emessa da Musumeci era impossibile per i pazienti ricoverati al Maria Eleonora ricevere visite da parenti e amici?”.
Vite umane, prima che numeri da potere interpretare perché fondamentali per conoscere l’entità del focolaio di Villa Maria Eleonora. Una piccola “bomba” sanitaria da affrontare per la quale ci sono in ballo oltre 200 tamponi. Nelle ultime ore sono stati raccolti i risultati dei casi di contagio da Coronavirus dentro la struttura, ma le proporzioni di questa piccola emergenza nel capoluogo siciliano non sono ancora note.
“Sono molto arrabbiato – dice l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza – ma dobbiamo capire di cosa stiamo parlando e verificare se qualcosa non ha funzionato rispetto all’interruzione delle visite e di alcune prestazioni non urgenti”.
LA NOTA DI VILLA MARIA ELEONORA
La Direzione di Maria Eleonora Hospital di Palermo, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale che fa parte di GVM Care & Research, rende noto che a seguito degli accertamenti effettuati sui pazienti e su tutto il personale in servizio e al proprio domicilio – a scopo precauzionale – per un totale di circa 200 tamponi, ad oggi vi sono:
- 12 degenti positivi a Covid-19 autosufficienti e dimissibili che saranno, in coordinamento con ASP, trasferiti all’Hotel San Paolo di Palermo
- 2 degenti positivi a Covid-19 che saranno, in coordinamento con ASP, trasferiti all’Ospedale Civico di Palermo a cura del Servizio del 118
- 11 degenti con tampone negativo che necessitano ancora del ricovero sono già stati posti in area isolata all’interno della struttura
- 17 degenti con tampone negativo autosufficienti e dimissibili, che torneranno alle loro abitazioni con indicazione e controllo da parte di ASP all’isolamento domiciliare.
- 2 degenti con tampone negativo autosufficienti e dimissibili saranno trasferiti in altri ospedali per attività mediche diverse.
Gli operatori sanitari con tampone negativo torneranno a casa per poi proseguire la normale turnistica lavorativa. Tre operatori sanitari, che sono risultati positivi, di cui 2 in isolamento domiciliare (già dal 7 aprile), saranno trasferiti all’Hotel San Paolo. I 14 operatori che hanno preso servizio ieri 9 aprile e i 6 degenti ancora in attesa del risultato del tampone rimangono ricoverati a Maria Eleonora Hospital in attesa dei risultati.
A completamento dei trasferimenti nelle prossime 24 ore, la struttura sarà oggetto di una intera e profonda igienizzazione e sanificazione, a seguito della quale – effettuata ogni altra necessaria verifica sanitaria – riprenderà la normale attività anche di supporto ad ASP. La Direzione Sanitaria di Maria Eleonora Hospital, consapevole dello stato di comprensibile apprensione in cui vivono in queste ore i familiari dei pazienti ricoverati, prosegue l’attività di contatto verso i familiari più stretti, per dare informazioni sullo stato di salute e psico-fisico dei degenti.
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