Il deputato dell’UdC all’Ars Vincenzo Figuccia, chiede misure più severe per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Sicilia.
“Chiedo la chiusura immediata di tutte le attività in Sicilia, con un piano straordinario di controllo del territorio da parte dei comuni. Se Malta ha chiuso all’Italia perché non dovremmo farlo noi? È il momento di far valere la nostra autonomia”, sottolinea il rappresentante centrista.
“Nella città di Palermo abbiamo poco più di 60 posti letto in rianimazione e di certo non possiamo permetterci che il virus si diffonda a livelli delle Regioni del nord, sarebbe una tragedia annunciata. In questa fase è necessario chiudere tutte le attività ad eccezione di quelle essenziali in ambito sanitario e di quelle legate ai beni alimentari di prima necessità”.
“Risulterebbe inutile continuare a tenere aperti negozi ed esercizi commerciali – sottolinea Figuccia –, così come sarebbe infruttuoso continuare ad erogare alcune prestazioni, ad esempio in questa fase è necessario che la Regione Siciliana e le ASP territoriali sospendano ogni attività legata alle prestazioni domiciliari sanitarie non essenziali, in modo da potere tutelare sia la salute del personale impiegato che della popolazione a cui sono rivoti tali servizi, con particolare riguardo ad anziani e bambini immunodepressi più a rischio di contagio“.
“Infine se il governo sta valutando la possibilità di misure più restrittive per la Lombardia, non capisco perché non debba fare lo stesso per la Sicilia. Chiudiamo tutto prima che sia troppo tardi“, chiosa il deputato dell’UdC.