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Quando a Codogno iniziava la emergenza del Coronavirus e tutta l’Italia iniziava a prendere misure precauzionali in merito al problema, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto lanciava una campagna a favore del turismo nella sua città.
Il titolo? La bellezza non va in quarantena. Eppure Agrigento come tutta la Sicilia in quarantena ci è andata e continua a rimanerci. Stando alle parole del capo della protezione Civile almeno sino ai primi di maggio. Ma come mai Firetto ha lanciato questo video sui social proprio qualche giorno prima che il governatore Musumeci iniziasse ad avere restrizioni anche per tutti i siciliani? Voci di corridoio raccontano che il sindaco aveva preso sottogamba l’emergenza ma adesso la sua visione delle cose sembra essere cambiata. Per fortuna.
“Forse le giornate di primavera vi invogliano a uscire. O forse il numero registrato di soggetti positivi in città vi fa minimizzare l’allarme”.
Afferma il Sindaco qualche giorno fa, che raccomanda alla cittadinanza di mantenere alta l’attenzione e osservare le disposizioni in materia di contenimento da diffusione da Covid-19.
“È proprio adesso che occorre un maggiore sacrificio. Le regole non sono cambiate! Non uscite di casa! Mi giungono segnalazioni da ogni quartiere di persone in strada senza una reale e urgente esigenza. Inoltre si esce in coppia, si creano assembramenti. Tutto ciò è intollerabile. Rafforzeremo i controlli. Non possiamo vanificare i sacrifici di tutti e le misure adottate dal Governo in Italia. Approfitto per ringraziare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che stanno rispettando le regole con pazienza e scrupolo. Siete un esempio per tutti. Chi reputa eccessive le prescrizioni, vuol dire che non ha ancora compreso il rischio che sta correndo la nostra piccola comunità. Non è ancora finita la quarantena e il vostro comportamento può rendere più lunga questa emergenza”.