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Coronavirus a Siracusa: Dopo la morte di Rizzuto, allarme alla Sovrintendenza

mercoledì 25 Marzo 2020

Non si arrestano le polemiche in merito alla morte da coronavirus del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto.

Numerosi sono stati i mal di pancia da parte di medici e persone del settore che attraverso i social e non solo, hanno poco gradito la denuncia fatta dal deputato del Pd Nello Dipasquale che ha evidenziato l’odissea sanitaria trascorsa dal 4 marzo sino al giorno del suo decesso del direttore.

Un misunderstanding tra i medici e l’ex presidente della commissione alla Sanità dell’Ars del governo Crocetta che tiene a precisare a ilSicilia.it: “Ho solo riportato dettagliatamente la cronostoria di ciò che è avvenuto nei giorni antecedenti alla morte di Rizzuto. I modelli sanitari passati hanno avuto le loro colpe. Adesso questo è il responsabile di ciò che accade”. Afferma.

Il deputato regionale nel suo esposto inviato al Prefetto e alla Procura di Siracusa, la quale ha aperto una inchiesta, evidenzia il ritardo dell’esito del tampone effettuato al Rizzuto e una serie di ambiguità che, ad oggi, la famiglia di Rizzuto, attraverso gli avvocati Giovanni Giuca e Salvatore Trombatore, ha evidenziato.

Ma una domanda si pone Dipasquale che potrebbe creare allarmismo nella città di Siracusa. “Il direttore Rizzuto con quante persone è stato in contatto prima che l’ospedale sanitario decretava la sua positività al covid-19?”

Allarme che ha destato un certo effetto anche alla Sovrintendenza. E infatti è di oggi la notizia che una funzionaria, è deceduta oggi dopo che ieri era stata trasferita in ospedale, all’Umberto I di Siracusa, per essere sottoposta a dei controlli e verificare quali siano le sue condizioni di salute.

L’autorità sanitaria sta provando a risalire alla rete dei contatti della dirigente e degli altri dipendenti della Sovrintendenza, alla luce della positività del direttore del Parco archeologico di Siracusa che, naturalmente, frequentava la sede dell’ente.

 

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