“Stiamo preparandoci al peggio perchè l’escalation di questa epidemia può arrivare alla fine del mese o ai primi del mese di aprile“. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, partecipando a Mattino 5.
Musumeci ha spiegato lo sforzo messo in campo dalla Regione per aumentare i posti di terapia intensiva, per portarli almeno a 650 in tutta la regione. Il presidente ha parlato anche del protocollo attuato nei confronti di quanti sono rientrati in Sicilia dal Nord.
“Dopo il famoso allarme derivato dal provvedimento del governo sono arrivate oltre 31 mila persone, almeno queste quelle che si sono autocertificate. Non solo dal Nord Italia – dichiara il presidente -. Non sappiamo se tutti hanno osservato i protocolli. Voglio sperare di sì. Per questo ho chiesto e ottenuto dai ministri Trasporti e Salute provvedimenti restrittivi per l’ingresso in Sicilia”.
Inoltre “alcuni pazienti dalla Lombardia sono stati trasferiti in Sicilia: siamo orgogliosi di averli potuti accogliere in uno spirito di solidarietà nazionale“.
Il presidente della Regione Siciliana, in una nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, inoltre, vista la “perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19” ha chiesto un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, con particolare riguardo ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto.
Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola è “una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale”.
Musumeci ha chiesto, quindi, di “valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle Forze dell’Ordine”, ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche ai «militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione “Strade sicure””.