“Che ci sia un dualismo tra Salvini e Meloni sino alla rottura mi sembra impossibile. Il centrodestra ha il dovere di stare unito“. A dirlo è stato il governatore siciliano, Nello Musumeci, intervenendo a Omnibus su La7. “Entrambi sanno che per potere vincere il centrodestra ha bisogno di vederli insieme. Non stiamo parlando soltanto di una somma aritmetica, ma questa unione e’ anche un valore per l’elettorato moderato“.
Musumeci è anche intervenuto a proposito delle nuove disposizioni del governo nazionale che limitano l’intervento delle Regioni “Il neo centralismo che qualcuno alla corte di Conte tenta di riabilitare o ripristinare è assolutamente un dato anacronistico e folle. Nessuno meglio dei presidenti delle Regioni conosce la realtà locale, sentiamo il fiato della gente sulla nuca. Nei Palazzi romani questa percezione non arriva“, ha affermato ancora il governatore siciliano.
Per il presidente della Regione “il Governo centrale deve dare le linee generali, ma ai governatori spetta il compito di volta in volta, circostanza per circostanza di adottare misure appropriate. Questo mi sembra un fatto inevitabile, il che non significa alimentare conflitti tra Governo e Regioni. Noi sappiamo che nei nostri territori ci sono zone omogenee dove il contagio non ci può essere perché c’è una condotta collettiva improntata al senso di responsabilità e altre zone in cui c’è una disinvolta condotta che molto spesso diventa il veicolo per contagiare le fasce vulnerabili“.
Sulla durata della pandemia, Musumeci ha affermato che “Con questa emergenza dobbiamo convivere, non sappiamo se per un anno o due. E’ un’emergenza strutturata. Sono convinto che dobbiamo trovare una linea d’intesa e sintesi con Roma, senza bisogno di dover fare ogni volta come i capponi di Renzo“.
A proposito dell’ipotesi di un nuovo lockdown, per Musumeci “La linea più dura non la decide la politica, ma i numeri, questo maledetto virus. Non si può immaginare una misura restrittiva se i dati che arrivano dal territorio non suggeriscono l’opportunità di farlo. Io in Sicilia ho istituito cinque zone rosse, sono scelte sofferte, meditate, dolorose per alcuni aspetti, ma inevitabili. Abbiamo bisogno di fare appello al senso di responsabilità individuale e collettiva“.
Infine, sulle Prefetture, Musumeci ha sottolineato come a suo giudizio ci sia stato “poco impegno da parte delle prefetture” dell’Isola nei controlli sul rispetto delle norme contro il diffondersi del coronavirus. Il governatore ha auspicato “un’azione severa” da parte delle forze dell’ordine: “Non servono mille sanzioni – ha spiegato –, ne bastano dieci pesanti che possano cosi’ diventare un deterrente“.