Gli assistenti sanitari del 118 diffidano le istituzioni per la mancanza dei dispositivi sanitari indispensabili per proteggersi dal covid-19.
Il Movimento Unito dipendenti 118 Sicilia, ha inviato una nota ai direttori della Seus, dell’Asp, al governatore Musumeci, al Ministro alla Sanità e a tutte le massime cariche istituzionali che ad oggi in Italia stanno affrontando l’emergenza del Coronavirus in Italia.
I soccorritori richiedono a gran voce tutti i dispositivi necessari anche per gli assistenti sanitari, e ricordando come le istituzioni stanno violando numerosi decreti legislativi a favore della sicurezza e la salvaguardia degli operatori sanitarni.
“Queste NOSTRE PAROLE SONO UN GRIDO DI DENUNCIA, CHE INVIEREMO A CHIUNQUE E OVUNQUE SIA IN GRADO DI TUTELARE LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DELLE NOSTRE FAMIGLIE. Non entriamo neanche nel dettaglio delle norme e leggi che sicuramente state violando, non siamo noi che lo dobbiamo fare, chi di dovere saprà come, quando e dove denunciare le stesse, ma anche solo per ricordarle, vi menzioniamo una delle VIOLAZIONI CHE STATE ATTUANDO, quella al D. Lgs. n. 81/2008 “che impone ai Datori di lavoro la valutazione di tutti i rischi e conseguente elaborazione del Documento di Valutazione Rischi Aziendale (DVR) al fine di garantire nei luoghi di lavoro le normali condizioni di sicurezza per i lavoratori”. Violazione per la quale vogliamo pensare che la Dirigenza della SEUS si stia attivando per BLOCCARE QUESTA SCELTA POLITICA AL RIBASSO, sottovalutando il rischio biologico correlato all’improvvisa emergenza legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 cosiddetto “CORONAVIRUS” COVID-19, che PROTEGGE I MEDICI E GLI INFERMIERI (teniamo a precisare parzialmente) ma non protegge assolutamente i SOCCORRITORI in quanto per loro viene PRESCRITTO L’UTILIZZO DI SOLE MASCHERINE CHIRURGICHE CHE VOGLIAMO RICORDARE “NON SONO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE” Tutti i componenti dell’equipaggio dell’ambulanza sono soggetti al contatto stretto CON I CASI POSITIVI, SINTOMATICI E ASINTOMATICI e nessuno di noi può rispettare la distanza di sicurezza di 1 mt., ed è irrealistico che qualcuno lo possa pensare, quindi ABBIAMO BISOGNO DEI GIUSTI D.P.I, IN QUANTO SIAMO AD ALTO RISCHIO DI CONTAGIO PER NOI E PER TUTTA LA POPOLAZIONE SICILIANA”, scrivono nella nota.