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Sei volanti dei Carabinieri questa mattina al mercato del Capo per far rispettare l’ordinanza emanata dal premier Giuseppe Conte. In pratica, non si dovrebbe occupare il suolo pubblico e quindi nei mercati storici si può lavorare soltanto all’interno di chi ha le botteghe. I commercianti del Capo al momento sono spaesati ed increduli di ciò che sta accadendo. Il comune di Palermo attraverso l’assessore alle attività economiche e mercati storici, Leopoldo Piampiano non sembra rendere più facili le cose. Nessun sopralluogo tra le strade dei mercati rionali, né consigli o disposizioni da parte dell’assessore. Almeno fino ad ora.
In pratica, il comune ha precisato che sono vietati i mercatini settimanali all’aperto, ma i mercati storici non sarebbero mercati, cioè tecnicamente sarebbero considerate “strade con negozi”, ovviamente nel caso in cui si rispettino le norme eccezionali emanate per contenere il coronavirus.
E se al Capo cercano di rispettare le restrizioni per fermare i contagi, il bisogno di lavorare e di conseguenza, monetizzare, è più forte anche della salute umana negli altri mercati di Palermo.
In tutto il Paese i locali sono chiusi e le strade deserte, ma le regole stringenti non sembrano toccare il mercato di Ballaro né quello di via Montalbo: le bancarelle sono accerchiate da persone che non rispettano minimamente il metro di distanza previsto dal decreto.
I clienti stamattina, mercoledì 11 marzo, continuavano ad ammassarsi, nonostante i divieti. E nei mercati circolavano soprattutto persone anziane, quelle più a rischio per i contagi. Inoltre, banchi aperti non solo di frutta e verdura (generi di prima necessità), ma anche di vestiti e oggettistica. Insomma, tranne qualche cordone sanitario improvvisato dagli stessi commercianti per mantenere la distanza con i clienti niente sembra cambiato nei vicoli dei mercati.
In quelli al coperto, come già succede nei supermercati, è possibile controllare l’afflusso delle persone creando delle code all’ingresso delle strutture, come avviene da un paio di giorni, ma nei mercati liberi e all’aperto è impossibile far rispettare le regole.