“I carabinieri si sono stupiti quando abbiamo deciso di denunciare tutto, spiegandoci che nella maggior parte dei casi i tentativi di corruzione o le corruzioni emergono da intercettazioni. Per noi la denuncia dei fatti è stata normale e poi quando le pressioni sono così evidenti non si può non denunciare“.
Lo dice all’ANSA Raoul Russo, capo della segreteria particolare dell’assessore del turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana, Manlio Messina, commentando la tentata corruzione da parte di una musicista palermitana, che si è proposta come intermediaria per la programmazione di spettacoli in Sicilia da realizzare con fondi pubblici.
“I fatti risalgono tra aprile e maggio scorsi, la persona che ci ha contattato ha presentato un progetto per realizzare un grosso evento internazionale da tenere nelle città capoluogo della Sicilia. E’ un’artista conosciuta nell’ambiente musicale, ma non si tratta di un nome famoso. Non posso dire di più“.
Ci sarebbero messaggi inviati tramite il canale Telegram molto espliciti che hanno imposto al capo della segreteria particolare dell’assessore Messina di rivolgersi al comando provinciale carabinieri Palermo per raccontare il tentativo di corruzione.
“I messaggi sono chiari – spiega Russo – siamo davanti all’istigazione, così abbiamo deciso con l’assessore di rivolgerci ai carabinieri. Non conosco lo stato delle indagini, ma rifarei tutto. Non c’è nulla di cui stupirsi, in questi casi la denuncia per noi è la normalità, non potevamo restare in silenzio“.