I passeggeri di Eurowings che si imbarcano a Catania per un volo diretto in Germania devono avere il referto del tampone anti Covid scritto in tedesco, inglese o francese. Non è ammesso quello in italiano.
È quanto hanno scoperto una ventina di passeggeri del volo per Stoccarda della mattina di domenica scorsa, che è rimasta a terra e ha protestato con la compagnia. L’accaduto è stato confermato da fonti investigative aeroportuali. Eurowings è una low-cost tedesca sussidiaria di Lufthansa, la quale invece accetta i certificati dei tamponi redatti in italiano.
“Sono rimasta sconvolta” racconta Carla Molino, 47 anni, con due figli gemelli, un bambino e una bambina di sette anni, che vive da 10 anni in Germania, a Berlino, dove gestisce un cinema, chiuso dallo scorso 2 novembre per le misure anti-Covid. Tornata in Sicilia per rivedere il padre, che non incontrava dallo scorso anno, e che ha fatto le due dosi di vaccino, accompagnata dai figli approfittando delle vacanze scolastiche in Germania, domenica non è potuta ripartire per Stoccarda.
“È assurdo – commenta al telefono Molino – che in Italia un certificato in italiano non abbia valore. Poi cosa cambia? Il codice dell’esame è chiaro, le generalità lo sono anche e c’è una crocetta su ‘negativo’. Non occorre conoscere le lingue per capire il contenuto del referto. Io ho avuto la fortuna, spendendo però oltre 600 euro, di potere poi andare a Roma, dove ho casa, e ripartire per la Germania, con Ryanair che ha accettato il documento in italiano“.
“Ma – osserva – molte delle persone che non state fatte imbarcare erano disperate: avevano problemi di lavoro e poi anche la difficoltà di trovare un altro volo, con tratte ridotte e con costi notevoli“.
“Mi chiedo se non sia il caso che l’ente preposto intervenga per ‘sanare’ questa assurda situazione. Io intanto – chiosa Molino – farò causa alla compagnia, ho subito un danno e mi dovranno risarcire“.