In piazza domani a Palermo gli operatori tecnici del settore dello spettacolo per accendere i riflettori su un comparto “falcidiato dalla crisi pandemica e dai pochi aiuti che sono arrivati dal governo”.
Si riuniranno alle 10 in piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione, per una manifestazione organizzata dalla Fedas Regione Sicilia, l’organizzazione associata alla federazione nazionale aziende spettacolo Italia che ingloba chi opera professionalmente nel settore dell’allestimento tecnico, tecnologico e scenografico, il noleggio e l’installazione di attrezzature e impianti audio, video, luci, strutture, palchi, coperture, costumi, servizi di facchinaggio e biglietterie.
Tra le richieste che la Fedas porterà in piazza, ci sono un contributo a fondo perduto pari al 50 per cento per le aziende che noleggiano attrezzature tecniche e tecnologiche che vanno incontro a problemi di obsolescenza; il sostegno totale per il pagamento degli affitti, utenze, polizze assicurative, tasse di circolazione e governative, trasporti, fino a marzo 2022; e ancora: un contributo a fondo perduto relativo al calo di fatturato.
“Lo Stato e la Regione hanno messo tanti fondi in gioco per aiutare teatri pubblici e privati, organizzatori, associazioni – dice il presidente di Fedas Sicilia, Roberto Fontana – forse pensando di aiutare anche l’indotto, ma così non è stato. Non è stato per le aziende, ma non è stato neanche per i tecnici, i free lance, gli attori, i ballerini, i musicisti e tutti quei lavoratori che regolarmente pagano le tasse e fanno parte di un’unica famiglia”.