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“Il gruppo consiliare della Lega di Palermo da Firenze in giù è il più numeroso nelle grandi città. Un risultato che ci riempie di orgoglio. L’anno scorso i consiglieri comunali del M5s erano in cinque e io ero da solo. Oggi i due gruppi hanno la stessa consistenza numerica. A Palermo il movimento si è dissolto, anticipando qui quello che sta succedendo nel resto del Paese“. A dirlo è Igor Gelarda, responsabile Enti locali Sicilia occidentale della Lega e capogruppo al Comune di Palermo del Carroccio, dopo l’adesione al partito del consigliere comunale di Alessandro Anello.
“Ho deciso di aderire alla Lega di Matteo Salvini. Credo che in questo panorama di nani e ballerine sia tra le poche persone serie rimaste a difendere gli Italiani con proposte e misure concrete: Decreto Sicurezza, Flat tax e quota 100 per citarne solo alcune. Promesse fatte e mantenute“.
A dirlo è Alessandro Anello, consigliere comunale di Palermo e vicepresidente della Commissione Attività Produttive a Palazzo delle Aquile che motiva così la sua scelta di accrescere la pattuglia di leghisti palermitani al Municipio, già composta da Igor Gelarda ed Elio Ficarra.
Anello, molti anni in Forza Italia, poi traghettato nel “Nuovo centrodestra” di Angelino Alfano ed infine, eletto alle ultime amministrative a Palermo nella lista “Per Palermo con Fabrizio” con i sostenitori di Ferrandelli, spiega la sua scelta sia con motivazioni di carattere nazionale che locale.
“Una manovra di palazzo – aggiunge Anello- ha consentito ai cinque stelle, il partito del no, ed al PD, il partito che non sa andare al Governo per la strada maestra ovvero vincendo le elezioni, di rimanere attaccati alle poltrone e non dare la parola agli Italiani. La lega è all’opposizione e continuerà nelle sue battaglie per difendere i confini del nostro Paese dall’immigrazione clandestina e da coloro che in Europa vogliono farle perdere la dignità. La mia scelta di aderire nel momento in cui la Lega è fuori dal Governo è ancora più serena e convinta. Il panorama nazionale è davvero deprimente. Il Governo giallorosso è la cosa peggiore che questo martoriato Paese ha visto negli ultimi 50 anni. Renzi è rimasto a sinistra e ha fatto una scelta di opportunità per i suoi interessi personali alleandosi con coloro che ha sempre detestato. Rappresenta un modo di fare politica che non mi appartiene alimentato solo da voglie di rivincita che nulla hanno a che fare con gli interessi del paese“.
“Avevo 25 anni quando ho cominciato a fare politica – aggiunge – ne ho vissuto altrettanti in Forza Italia e sempre nel centrodestra. Ho creduto nella novità di un partito che aveva una identità e dei valori e per i quali mi sono battuto nella società civile e nelle Istituzioni che ho avuto l’onore di servire. Non riesco più a capire che cosa è diventata Forza Italia e se non lo comprendo io, non vedo come possano farlo gli elettori“.
“La mia città è allo sbando – conclude Anello – il Sindaco naviga a vista (in questi giorni di allagamento è proprio il caso di dirlo), il piano traffico è inesistente e la mobilità è gestita da un professorino visibilmente presuntuoso ed incompetente, i rifiuti sono dappertutto, e stiamo vivendo una emergenza ambientale senza precedenti. Il bilancio del Comune è stato saccheggiato ed è in deficit strutturale. Non c’è una sola cosa in questa nostra Palermo alla quale guardare con speranza con un Sindaco che ormai, nonostante i goffi tentativi di riciclarsi (quella delle sardine è davvero imbarazzante), rappresenta solo il passato. La lega è nel Paese all’opposizione di un governo fatto grazie a gente che non ha rossore nelle guance. Io voglio fare la mia parte in questo progetto insieme al capogruppo Igor Gelarda che già da tempo ha iniziato questo percorso ed è uno dei più attivi e presenti sul territorio ad ascoltare i cittadini e a proporre soluzioni e al consigliere Elio Ficarra che ritrovo in un percorso già iniziato nel tempo e ne conosco le ottime qualità di consigliere e amico e mi batterò nella mia città per mandare a casa un Sindaco che non ha rossore sulle guance e finalmente poter programmare il futuro di Palermo“.