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M5s con sostenitori meno abbienti

Cresce il finanziamento ai partiti: boom del Pd in vetta, Fratelli d’Italia si aggiudica il secondo posto

giovedì 30 Gennaio 2025
Elly Schlein

Nuovo record per il tesoretto incassato dai partiti grazie al due per mille, la quota dell’Irpef destinabile alle forze politiche che dal 2015 ha sostituito il finanziamento pubblico diretto. Questi i dati che sono stati pubblicati dal ministero dell’Economia.

Il contribuente, infatti, può destinare una quota pari al due per mille della propria imposta sul reddito a favore di uno dei partiti politici iscritti nella seconda sezione del registro. Secondo quanto è stato pubblicato, sono stati 2.053.648 i cittadini che hanno esercitato quest’opzione, un salto in avanti rispetto allo scorso anno. Numeri in costante crescita nonostante rimangano bassi.

Il Partito democratico risulta essere sempre il più finanziato, che raccoglie, infatti, 10.286.158 euro da 628.782 dichiaranti. Due milioni rispetto alla somma incassata lo scorso anno (8.118.192 euro). Segue Fratelli d’Italia con 5.658.481 euro (l’anno scorso erano 4.807.551) da 382.457 dichiaranti.

Al terzo posto spunta il Movimento 5 stelle, scelto da 239.240 contribuenti per un totale di 2.739.399 euro (nel 2023 erano stati 1.853.949). Il partito di Giuseppe Conte risulta essere quello con i sostenitori meno abbienti: il loro due per mille medio equivale ad appena 11,45 euro. Quasi mezzo milione (463.974 euro, 439.151 nel 2023) continua a essere destinato da 38.531 persone alla Lega Nord per l’indipendenza della Padania,

E la Lega? Dopo la discesa degli ultimi anni, il bottino del partito di Salvini torna a crescere e risale a 1.156.933 euro (l’anno scorso erano 1.106.828).

Migliorano e di molto Sinistra Italiana ed Europa Verde, uniti in Parlamento nell’Alleanza Verdi e Sinistra che raccolgono quasi un milione e mezzo per ognuno, mentre l’anno scorso si fermavano a poco più di ottocentomila. Forza Italia, con i suoi 45.353 finanziatori, raccoglie 807.483 euro. I sostenitori più ricchi, come ogni anno, sono invece quelli di Italia viva e Azione. Il partito renziano raccoglie 1.116.947 euro (in leggero calo rispetto al 2023) da appena 55.814 opzioni, quello di Carlo Calenda (in crescita) addirittura 1.289.706 da 53.639, con un due per mille medio di 24 euro.

 

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