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Crocetta attacca tutti. Finanziaria, rifiuti e porti; ecco le strategie del governatore

giovedì 2 Febbraio 2017

In che modo dovrei farmi una campagna elettorale con una finanziaria tecnica in cui non c’è niente? Anzi, mentre io ho voluto evitare marchette, al contrario dentro la coalizione c’è chi vorrebbe bloccare questo presidente, immobilizzandone l’azione politica e prorogando all’infinito l’approvazione della finanziaria così da poter usare sempre lo strumento della mediazione. Questo è un tentativo di paralizzare il governo“. Così il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha commentato a Palazzo d’Orleans la paventata bocciatura della finanziaria regionale da parte del Pd. Il Governatore provoca il partito che lo ha sostenuto nella sua candidatura, chiedendo quale sia il dissenso dei parlamentari rispetto alla finanziaria e quali siano gli emendamenti sbagliati.

contrafatto
L’Assessore Vania Contraffatto

Nessuno lo dice – afferma Crocetta – La proposta o la modifica degli articoli è un lavoro che si fa nelle Commissioni. In Giunta abbiamo fatto una finanziaria secca, che non fosse il risultato delle aspettative individuali dei singoli parlamentari. Che alcuni parlamentari del Pd, tanto per fare nomi, dicano che mancano gli emendamenti che mi hanno chiesto, francamente è troppo: a me emendamenti non ne ha chiesti nessuno”. Una frizione che si inasprisce proprio alle porte della tornata elettorale regionale. “Il Pd ha sei assessori, mica può dire di essere scollegato dal governo – insiste Crocetta – Assessori tra l’altro indicati da loro, certo con la mia adesione. Quanti devono essere gli assessori, 24? Che io abbia difeso a suo tempo gli assessori in settori cruciali come Energia, Sanità o Territorio e Ambiente, come ho fatto con Vania Contrafatto mi è sembrato normale. Se sono i loro assessori a non avere recepito alcuni dei loro emendamenti, li sfiducino e ne chiedano il ritiro al partito“.

Finanziaria ma anche rifiuti: grazie alla firma depositata su due ordinanze Crocetta mette da parte le Srr, affidando al dipartimento apposito – guidato dal dirigente generale Maurizio Pirillo – il compito di predisporre le gare d’appalto per gli impianti di trattamento dei rifiuti. Inoltre proroga fino al 15 febbraio gli attuali commissari straordinari delle 18 Srr dando quindi 13 giorni di tempo per espletare tutte le procedure per consentire agli enti di essere operativi: se non lo fanno scatterà la nomina di nuovi commissari che opereranno in stretto raccordo con il dipartimento con l’obiettivo di mettere a regime le Srr.

I contenuti delle due ordinanze sono stati spiegati dal governatore Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans assieme all’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto e al dirigente Maurizio Pirillo. Quest’ultimo, durante la conferenza, ha ribadito come la quantità di rifiuti che finisce nelle discariche siciliane abbia avuto un netto calo (di circa 84 mila tonnellate) nel 2016. Una media di 400 tonnellate in meno al giorno.

pirilloHa contribuito sicuramente l’incremento della differenziata e della biostabilizzazione“, afferma Pirillo, presentando le nuove ordinanze sui rifiuti per sbloccare il passaggio dal sistema degli Ato a quello delle Srr e le procedure degli impianti. “Le discariche non sono affatto piene – aggiunge – Si riempiranno solo se continueremo a scaricare. A Bellolampo per esempio adesso entrano solo mille tonnellate di rifiuti biostabilizzate grazie al Tmb. Dal 15 febbraio se i presidenti delle Srr non avranno compiuto tutti gli atti, le Srr saranno commissariate. Cesseranno i commissari straordinari attualmente nominati e subentreranno commissari sostitutivi nelle funzioni, cosicché la Regione non debba più parlare con oltre 300 sindaci ma con 18 interlocutori. Entro il 30 aprile – spiega Pirillo – o i presidenti o i nuovi commissari devono aver affidato i servizi e aver adempiuto ai vari atti su impianti, differenziata e personale. Le gare di affidamento dei servizi non possono essere di 6 mesi ma di almeno 7 anni come prevede la legge. Il business dei rifiuti muove un miliardo di euro l’anno in Sicilia – conclude il dirigente – e così non si può continuare. La scorsa estate abbiamo girato la Sicilia e siamo stati in un Comune in cui non c’erano manco i cassonetti e le persone erano costrette a gettare i rifiuti per strada. Non si può andare avanti con questa sciatteria e insolenza“.

Crocetta conclude poi riferendosi alla fusione di Messina nell’autorità portuale di Gioia Tauro, varato da Renzi già lo scorso giugno, e che ha avuto il benestare anche del sindaco peloritano Renato Accorinti. “Io sono assolutamente contrario – continua Crocetta –  Ho letto su un giornale che avrei dato addirittura l’ok per la fusione fra le autorità di Messina e Gioia Tauro, e siccome il Pd di Messina è molto attivo nel processo di auto-liquefazione, io porterò a Messina tutte le carte dimostrando che ho richiesto le proroghe”. Parere contrario del Governatore all’accorpamento portuale, quindi, che addita il Pd messinese accusandolo di dire menzogne. “Messina la difendo solo io, nessun altro si è mosso“.

 

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