Come non detto. Addio manovra finanziaria. Crocetta alla fine desiste. Domani il Governatore riunirà la giunta per l’approvazione dell’esercizio provvisorio. Il colpo di scena, alla fine di una lunga giornata, scandita da fitte riunioni a Palazzo dei Normanni. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha convinto Crocetta a fare marcia indietro spiegandogli che ormai non ci sarebbe stato più il tempo di far approvare i documenti finanziari che il Governatore aveva parzialmente trasmesso nella giornata di ieri. I colloqui tra il Governatore e il presidente dell’Ars sono stati continui, con Crocetta che per ben due volte è salito alla Torre Pisana. Da quanto si apprende gli uffici dell’Assemblea avrebbero rassicurato Crocetta che, anche con l’esercizio provvisorio, è possibile – con una norma collegata – salvaguardare i precari degli Enti locali (circa 20 mila) i cui contratti scadono il 31 dicembre.
Da settimane Baccei aveva preparato l’esercizio provvisorio ma Crocetta aveva insistito affinchè si approvasse la finanziaria, inserendo diverse norme, ma le tempistiche ed il clima politico avrebbero reso complicato l’iter e l’elaborazione della manovra sarebbe stata fortemente in dubbio. Irretendo il Pd, ma sopratutto i renziani, Crocetta e i suoi avevano avuto avuto l’idea di accendere i motori del Megafono proprio alla vigilia dell’approvazione e anche questo avrebbe creato non pochi problemi. Gettato alle ortiche il lavoro degli uffici di ragioneria che, in fretta e furia, avevano preparato le tabelle da noi pubblicate in esclusiva.