Il governo regionale ha fissato per il 26 febbraio la data delle elezioni per i Liberi consorzi dei comuni. “Eventuali proposizioni di modifiche legislative – dice il presidente della Regione Rosario Crocetta – non possono interferire sulle decisioni dell’esecutivo, che deve rispettare le leggi”.
Forse, finalmente le ex Province regionali, maltrattate e svuotate di qualunque significato negli ultimi tre anni, con alcuni enti locali come quello di Siracusa ridotti sull’orlo della crisi finanziaria, da marzo potrebbero tornare ad avere un senso e soprattutto una programmazione. “La legge nazionale, pur prevedendo la possibilità di elezioni dirette di primo grado, esclude – aggiunge il governatore – tale possibilità in fase di prima applicazione per cui chi oggi propone la modifica della data, di fatto nega questa possibilità. La legge Delrio parla chiaro, in fase di prima applicazione l’elezione è di secondo grado“.
Dopo oltre tre anni di commissariamento, quindi, a partire dal mese di marzo si potrebbe assistere ad una lenta ripartenza ricomponendo una guida e una programmazione agli enti locali in pesante crisi economica e fin qui svuotati di qualunque competenza. Crocetta ribadisce il suo parare negativo alle elezioni dirette davanti anche al disegno proposto dal vice capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, che prevede appunto l’elezione diretta sia dei consiglieri sia di presidenti di Liberi consorzi e di sindaci metropolitani.
Un avvertimento a Crocetta era arrivato dal capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone: “Sull’elezione dei sindaci metropolitani e dei presidenti dei Liberi consorzi in Sicilia il Pd si chiarisca le idee ed esca dall’equivoco, comprendendo che dopo la sonora bocciatura della riforma costituzionale è essenziale restituire la parola ai cittadini“.