Il 2024 ha visto il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania impegnato in una battaglia serrata contro la criminalità informatica, con risultati significativi su più fronti.
L’unità, che opera nelle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa, ha rafforzato il proprio ruolo nella prevenzione e nel contrasto ai reati commessi attraverso le tecnologie digitali.
I numeri del contrasto alla criminalità informatica
Nel corso dell’anno, il Centro ha condotto 230 indagini, portando a sei arresti e oltre 100 denunce. Tra i reati maggiormente perseguiti si segnalano la pedopornografia online e l’adescamento di minori.
L’operazione nazionale “Tabù” ha permesso di smantellare una rete di diffusione di pornografia minorile, con 26 persone indagate e 9 arresti in flagranza.
Complessivamente, sono stati analizzati più di 25.000 siti, con migliaia di piattaforme inserite nella black list per contenuti illeciti.
Anche il fenomeno del cyberbullismo ha richiesto attenzione, registrando un lieve aumento dei casi rispetto al 2023. Le fasce d’età più colpite sono state quelle tra i 14 e i 17 anni, ma si segnala un preoccupante incremento tra i minori di 13 anni.
Parallelamente, i reati di sextortion e diffusione non autorizzata di materiale intimo hanno coinvolto vittime anche minorenni.
Operazioni internazionali e tutela del diritto d’autore
Nel campo della pirateria audiovisiva, l’operazione “Taken Down” ha rappresentato un successo senza precedenti. Con la collaborazione di forze di polizia straniere, è stata smantellata una rete internazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti.
L’indagine ha coinvolto 270 operatori, 89 perquisizioni in Italia e 14 in altri paesi, con 102 persone indagate.
Prevenzione e sensibilizzazione
La prevenzione si conferma un pilastro fondamentale. Attraverso il sito del Commissariato Online (www.commissariatodips.it), i cittadini hanno effettuato circa 82.000 segnalazioni e richiesto oltre 23.000 interventi di assistenza.
Sul fronte educativo, sono stati organizzati 170 incontri formativi per scuole e famiglie, raggiungendo oltre 26.000 studenti e 2.700 tra docenti e genitori.
Campagne nazionali come “Una Vita da Social” e #Cuoriconnessi, unite a iniziative locali come le “Pillole di informazione”, hanno contribuito a diffondere consapevolezza sui rischi del web, con particolare attenzione ai più giovani, spesso già connessi a partire dai sette anni.