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La relazione del garante dei minori

Cyberbullismo, evasione scolastica e crack: le urgenze del disagio giovanile da affrontare a Palermo

mercoledì 30 Luglio 2025
Riduzione della natalità, dispersione scolastica, uso di sostanze stupefacenti anche a 12-14 anni, cyberbullismo. Sono i punti critici della condizione giovanile a Palermo tracciati nella relazione annuale 2024 del garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune, Giovanna Perricone.

Emergenza Minori: il quadro generale

La relazione si apre con una premessa sull’”Emergenza Minori”, descrivendo le condizioni preoccupanti in cui spesso si trova la presa in carico dei minori e delineando le direzioni di intervento. L’azione della Garante si è concentrata sulle disfunzionalità che hanno generato fenomeni sociali di “Emergenza Minori”, spesso in linea con le tendenze nazionali, analizzando sia le risorse che le opportunità presenti nel territorio.

L’obiettivo è promuovere nelle Istituzioni un approccio di incoraggiamento e sostegno per gestire questa emergenza, unendo la risposta ai bisogni dei minori con il rigore e il senso del limite. Un aspetto fondamentale è abituare i giovani a gestire le frustrazioni, tollerare i “No!” e assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

Il modello di intervento adottato è di tipo “ecologico”, focalizzando le iniziative non solo sui minori, ma anche sugli adulti e sui contesti di vita, con l’obiettivo di rafforzare capacità e competenze (approccio “strengthening”). La popolazione minorile totale a Palermo al 31 dicembre 2024 è di 104.023 minori, con una leggera prevalenza di soggetti di sesso maschile.

La crisi di natalità e la dispersione scolastica

Giovanna Perricone

Il primo effetto della crisi di natalità si coglie nella riduzione della popolazione dei minori (da 0 a 18 anni) che sono 104.023 rispetto ai 106.000 circa del 2023. A conferma di una tendenza già rilevata, si tratta in prevalenza di soggetti maschili. Oltre a una contrazione delle classi scolastiche il garante prevede un’onda lunga che “travolgerà a breve l’intero sistema scolastico, con la conseguente contrazione di numerosi posti di lavoro“.

Contemporaneamente, si registra una crescita esponenziale delle richieste di certificazione di disabilità alla NPIA (6% in più, dati ISTAT) per disturbi dello neurosviluppo, adattamento, spettro autistico, e malattie rare. Molte di queste richieste, tuttavia, non sarebbero pertinenti e potrebbero essere gestite con approcci educativi e trattamenti psicoeducativi, contribuendo a saturare le liste d’attesa dei servizi sanitari.

asili nido
Asili Nido

La relazione sottolinea anche l’insufficienza dei nidi, sebbene vengano evidenziati gli sforzi dell’Assessorato Istruzione e Formazione per avviare nuove strutture e raddoppiare i posti disponibili grazie a risorse economiche e accordi Pubblico-Privato. Vengono ricordati anche i casi di abbandono di neonati e i ritardi nell’inserimento in strutture dedicate. Un’importante direttiva sindacale riguarda l’applicazione delle sentenze per le registrazioni dei bambini con omogenitorialità, che la Garante apprezza.

Sono evidenziati anche fenomeni legati alla scarsa informazione sulla sessualità e ai disturbi della nutrizione, con la Sicilia che mostra una tendenza crescente in quest’ultimo ambito. Un dato preoccupante riguarda la vaccinazione HPV, dove la Sicilia è “fanalino di coda” in Italia con percentuali del 23,07% per le ragazze e 19,17% per i ragazzi.

Per promuovere la natalità, si propone l’ideazione di “Buone Pratiche di Sistema anticipatorie” e non solo iniziative frammentate. A tal proposito, è stato presentato il “Progetto Natalità In Sicurezza a Palermo (NISP)”, coinvolgendo tutte le Aziende Sanitarie, le scuole e il Terzo Settore.

In merito ai dati sulla popolazione scolastica si aggiunge alla riduzione anche l’alto indice di evasione dell’obbligo formativo che si attesta al 19,80 per cento per i ragazzi e al 18,10 per le ragazze.
È uno degli indici più alti d’Italia ma si innalza ancora al 54,20 per i cittadini non italiani.

Il disagio dei minori (6-18 anni): “Un intreccio catastrofico tra droga e alcol”

C’è poi quello che il garante definisce un “intreccio catastrofico” nella condizione di disagio giovanile ed è il consumo di droga, tra cui crack, e alcol, “veri e propri fenomeni sociali disfunzionali” che si manifestano “fin dagli anni della prima adolescenza e senza distinzione di status socio-economico”.
Crack

Si evidenzia l’aumento delle dipendenze da sostanze, con un incremento nell’uso di crack e abuso di alcol tra i 12 e i 14 anni, senza distinzione di status socioeconomico.

Troppo alto, come rivela continuamente la cronaca, è il numero dei bambini che hanno ingerito stupefacenti: in un anno sono stati 9 quelli curati all’ospedale Cervello e 25 all’ospedale pediatrico.
Sono casi che provengono da maltrattamenti in famiglia e child neglect” (omissione involontaria del bisogno del bambino) e che scontano una inadeguatezza genitoriale come segnalano la Procura minorile e i medici dei reparti pediatrici.
Cyberbullismo

Nel territorio della Procura minorile (comprende Palermo, Trapani e Agrigento) i casi di violenza sui minori sono raddoppiati in 4 anni: da 525 nel 2021 a 932 nel 2024.

Viene inoltre sottolineata la violenza agita dai giovani stessi nei confronti della Comunità, con 504 minori responsabili di reati nel territorio della Procura dei Minorenni nel 2024, portando il totale dei sottoposti a misure restrittive a 1357.

Tra le problematiche emergenti, si menzionano il cyberbullismo, un fenomeno diffuso in Sicilia e anche a Palermo , e l‘uso disfunzionale della rete, spesso terreno fertile per la pedopornografia.

Particolare attenzione è dedicata alle forme di ritiro sociale, evolutesi spesso negli “Hikikomori”, un fenomeno con caratteristiche diverse per sesso ed età, per il quale sono state riscontrate difficoltà nell’esecutività di un protocollo di presa in carico e riabilitazione.

La relazione sottolinea anche la condizione dei giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) tra i 15 e 29 anni, numerosi a Palermo, e la mancanza di connessione tra scuola e formazione professionale per definire interventi efficaci contro la dispersione scolastica.

 

Iniziative e proposte del garante

 Il garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza traccia poi un quadro degli interventi promossi dai servizi sociali per attenuare la criticità della condizione giovanile a Palermo e suggerisce l’attivazione di una rete che comprende strutture sociali, ospedali, direzioni scolastiche.

Nel 2024, la Garante ha promosso diverse iniziative, tra cui corsi di formazione sul “maltrattamento omissivo della competenza genitoriale” (Child Neglect Assessment), e ha collaborato con numerose scuole in progetti specifici.

La relazione evidenzia “criticità” come la mancata sicurezza dei minori nelle Istituzioni, l’edilizia scolastica precaria, la difficoltà dei percorsi adottivi e l’assenza di psicologi nei pronti soccorso pediatrici. Viene sottolineata la scarsa numerosità degli operatori psicopedagogici e la “farraginosità” dell’esecutività dei servizi, che rallenta una presa in carico efficace.

Nonostante le problematiche, la relazione identifica “opportunità” come le Reti di Comunità, il nuovo rapporto Pubblico-Privato per il potenziamento dei servizi nei nidi e l’impegno dei “decisori” politici.

La Garante esprime la volontà di collaborare con l’Amministrazione per la stesura di un “Progetto Infanzia e Adolescenza” che funga da sfondo integratore per la programmazione cittadina.

Questo progetto dovrebbe basarsi su criteri quali la trasversalità e non sovrapponibilità degli interventi, la prossimità e territorialità, la fattibilità e sostenibilità, il coinvolgimento degli adulti (formazione operatori, supporto genitorialità) e l’individuazione di specifiche tipologie di azione (cura, prevenzione, promozione). Rimarcando l’imprescindibilità del monitoraggio rigoroso e la necessità di trasformare le iniziative in “Buone Pratiche di Sistema”.

La relazione si conclude auspicando un incessante dialogo interistituzionale per governare strategicamente l'”Emergenza Minori”, promuovendo capacità e competenze dei minori, dei contesti e delle Istituzioni, affiancate da un severo controllo.

L’obiettivo, come dichiara la garante dei minori, è la “individuazione di specifiche tipologie di azione: “cura”, come interventi che riabilitino; presa in carico di condizioni difficili; prevenzione di contrasto e prevenzione. Ma anche una razionalizzazione delle risorse umane e finanziarie di quello che ha il profilo del “sistema città”.
Nota metodologica del rapporto

Le informazioni presentate nella relazione della Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Palermo sono state raccolte da diverse fonti:

  • la popolazione minorile totale è basata su rilevazioni demografiche comunali. Dati cruciali come le richieste di certificazione di disabilità e le tendenze della natalità fanno riferimento a dati ISTAT;
  • i numeri relativi ai casi di violenza sui minori e ai reati giovanili sono attinti direttamente dai registri della Procura minorile. Le osservazioni sui bambini che hanno ingerito stupefacenti provengono dai dati degli ospedali pediatrici;
  • l’indice di evasione dell’obbligo formativo e le percentuali di vaccinazione HPV sono basati su dati specifici sulla popolazione scolastica e confronti nazionali.
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