Quando Cateno De Luca la contattò per farla entrare nella futura squadra da sindaco di Messina lei già da molti anni era tra i volontari che con l’associazione Madre Teresa di Calcutta era al fianco dei senza fissa dimora della stazione centrale. Conosceva bene sia le enormi sofferenze dei senza tetto, degli ultimi, che le difficoltà delle associazioni costrette ad operare in oggettive condizioni di disagio per l’assenza di adeguati presidi. Per Alessandra Calafiore, assessore alle Politiche Sociali, alle Politiche abitative ed alla Salute del Comune di Messina, ospite della 63esima puntata di donna Sarina, l’esperienza da volontaria è stata determinante in tutte le azioni portate avanti sia con De Luca sindaco che nella giunta Basile.
“Venire dal mondo del volontariato mi ha molto aiutata a comprendere le reali necessità e ad agire in modo concreto. Considero le deleghe che mi sono state affidate come del tutto attinenti alla mia sensibilità, al mio modo di pensare e di fare”.
Soprattutto sul sociale Calafiore si è impegnata per cambiare moltissime situazioni e non soltanto alla stazione, iniziando da un approccio che ha portato a create non dormitori ma vere e proprie “famiglie”, case d’accoglienza. Dal 2018 ad oggi l’assessore Calafiore ha agito molto in sinergia con Messina Social City e con le altre partecipate come ArisMe per cambiare le modalità d’intervento nelle politiche sociali.
Non è raro vederla in prima fila ad apparecchiare piuttosto che abbellire o cucinare e dare una mano nelle varie strutture e per molto tempo, in particolar modo durante il covid non esitava a girare le strade, la sera, per incontrare i senza tetto e convincerli a spostarsi nei presidi creati dall’amministrazione comunale.
Proprio dalla conoscenza della situazione alla stazione è nato, nel 2021 il centro d’accoglienza Mai più ultimi, utilizzato per dare riparo ed essere punto di riferimento durante le distribuzioni dei pasti o nei momenti al servizio dei senza fissa dimora.
La chiusura della Casa di Vincenzo (per far spazio al futuro I-hub) ha portato all’apertura del centro Fratelli tutti (qui) che può ospitare fino a 60 persone ma soprattutto è adesso aperto h24 e dispone di sale dove trascorrere la giornata, personale di supporto per l’avvio di percorsi di integrazione, inclusione, inserimento lavorativo. E ci sono anche meravigliose storie che l’assessore custodisce nel cuore. Ci sono poi le attività sul piano delle politiche abitative, ma anche i tirocini e le azioni di formazione avviate di concerto con le società partecipate (anche in questo caso numerose storie di trasformazione e rinascita). Infine anche nell’ambito della delega alla salute è cambiato l’approccio e si basa molto sulle sinergie e collaborazioni. Tra i tanti risultati ci sono i progetti sull’autismo (uno tra tutti l’Interpares) e quello che porterà alla Città del ragazzo “una città nella città” destinata al “durante ed al dopo di noi” (qui)
Alessandra Calafiore racconta poi il rapporto con De Luca “consigliere, maestro, guida”, con il papà che non c’è più e l’ha sempre supportata e spronata, con la cagnolina adottata da pochi mesi e che le ha cambiato la vita.