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Il menù

Messina, cena per i poveri (pasta fredda e mozzarella): scontro tra Musolino e sindaco Basile

venerdì 29 Dicembre 2023

Il cenone della discordia. E’ quello che alle 22 del 24 dicembre, vigilia di Natale, è stato servito da Messina Social City nella struttura di Collereale destinata ai senza tetto di Fratelli tutti (dopo la chiusura della Casa di Vincenzo alla stazione).

Il menù, come dimostrano le foto che hanno fatto il giro dei social prevede pasta fredda, pomodori e mozzarella (tutto regolarmente imbustato).

A sollevare il caso è la senatrice Dafne Musolino, ex assessora comunale delle giunte De Luca e Basile, che ad ottobre ha lasciato Sud chiama Nord per Italia Viva e che da alcune settimane non le manda più a dire.

Così, nella sua pagina Facebook pubblica foto  della cena frugale e commento al vetriolo dal titolo “panem et circenses…senza nemmeno il panem” scatenando le ire di Messina Social City (la società partecipata che gestisce i servizi sociali), del sindaco Federico Basile e dell’ex sindaco Cateno De Luca.

L’AFFONDO SU FACEBOOK

Che tristezza vero?- scrive Musolino- Nel silenzio indifferente delle istituzioni cittadine, che non provano neppure a chiedere scusa per questa cena fredda e soprattutto arida, abbiamo assistito alla inaugurazione della fontana danzante dal costo astronomico di oltre duecentomila euro! Chiarito che la fontana era già stata inaugurata nel 2019, quindi si è trattato solo di un costosissimo restyling, prendiamo atto di quali sono le vere priorità di questa amministrazione. A pochi giorni infatti dal “ricco cenone natalizio di Collereale”, l’Amministrazione si è superata: prolungamento degli orari del tram e dello Shuttle fino a tarda sera, oltre al giusto compenso per uno dei gruppi musicali più longevi d’Italia, i Pooh. Perché apparire al giorno d’oggi per certa politica è immensamente meglio che essere e i poveri, forse, nemmeno votano, dovendo pensare a sopravvivere. Ora la mia domanda è: ma è questa la Messina che voi volete per i vostri figli, per i vostri nipoti? Una Messina che da un lato prende in giro i meno fortunati e dall’altro si mette in mostra con fontane danzanti, gare di go-kart elettrici e concerti vari. I romani, grandi conquistatori e amministratori, ammansivano il popolo con il famoso panem et circenses. Ma qui vi siete dimenticati il panem, che è di gran lunga più importante di qualsiasi spettacolo circense. Chissà se qualcuno si è domandando che cosa succederà in città da gennaio, quando il reddito di cittadinanza non ci sarà più e verrà sostituito con il ben più ridotto reddito da inclusione. Chissà se, spendendo meno per i concerti, fontane e gare di go-kart, si poteva fare qualcosa per i tirocinanti del progetto Nuovi percorsi dell’abitare che a dicembre hanno finito lavoro e soldi…Io penso che chi amministra una città abbia il dovere di pensare a tutti e di promuovere l’inclusione e la solidarietà come valori concreti e non facili slogan da sciorinare nelle interviste mentre si serve una carità d’accatto”

LA REPLICA DI MSC

Non si è fatta attendere la replica di Messina Social City che sottolinea come Fratelli tutto sia un posto sicuro che la partecipato ha voluto e trasformato “in una vera dimora per molti fragili, un luogo in cui quotidianamente vengono tradotti in realtà percorsi di autodeterminazione per permettere a uomini e donne di riappropriarsi della loro vita, un luogo in cui 13 nazionalità convivono in armonia con un costante scambio culturale e umano che fa della diversità un valore aggiunto, un luogo che accoglie 60 ospiti invece di 25, un luogo aperto 24 ore su 24, un luogo che eroga pasti a colazione, pranzo e cena, un luogo in cui l’equipe multidisciplinare dell’azienda si interfaccia con operatori di diverse realtà territoriali. Fratelli tutti custodisce gelosamente centinaia di storie di vita vissuta di chi per un giorno, una settimana o solo qualche ora vive i nostri spazi. L’attacco di oggi alla Messina Social City non colpisce la Presidente, il Consiglio d’Amministrazione, colpisce tutta l’azienda, l’Amministrazione Comunale! Colpisce ogni area dei nostri servizi, colpisce il personale tutto, colpisce chi giornalmente beneficia di un servizio”.

L’APERITIVO ALLE 18

Quanto alla cena della vigilia di Natale con pasta fredda e mozzarella per gli ospiti di Fratelli Tutti la società spiega che in realtà alle 18 era stato servito un aperitivo con degustazione tipiche del Natale “senza contare che quotidianamente gli ospiti sono seguiti  con diete personalizzate che tengono conto di eventuali patologie, esigenze religiose, sempre nel rispetto di una sana alimentazione”. Nella replica si specifica inoltre che oltre 5.300 persone sono seguite da MSC con oltre mille risorse umane e 21 strutture operative nel territorio. “E se vergognarsi significa aver servito una cena come è già stato fatto per 365 giorni, forse diversa dal luogo comune, ebbene si, ce ne vergogniamo! Ma preferiamo vergognarci con la certezza di aver sostenuto ogni giorno chi ci chiede appoggio anziché pavoneggiarci per un solo pranzo”. Infine l’invito a prendere parte al pranzo del 3 gennaio 2024 alla stazione centrale luogo simbolo di chi beneficia dei servizi “dove non troverete telecamere ma la condivisione che contraddistingue l’agire professionale dell’azienda 365 giorni l’anno”.

LA REPLICA DEL SINDACO

E sul caso interviene anche il sindaco Federico Basile “Non amo le polemiche sterili legate a singoli episodi che ingigantiti fanno perdere di vista tutte le azioni di cambiamento che questo comune dal 2018 sta portando avanti con ottimi risultati. Mi confronto giornalmente con tutte le problematiche di una città che è stata amministrata in maniera diligente solo negli ultimi quattro anni, una città nella quale i servizi sociali erano in mano alle cooperative, dov’è non c’era il trasporto pubblico locale e dove l’acqua arrivava in riva allo stretto con le navi. Oggi possiamo parlare di eventi Mobilità sostenibile, investimenti nel comparto dell’acqua e un nuovo sistema dei servizi sociali .. di una nuova vivibilità della città che fino a ieri per chi era in una squadra di governo era amministrata perfettamente mentre oggi con gli stessi principi di ieri non va più a genio ai nuovi vergini della politica. Noi ci occupiamo delle vecchie e nuove povertà 365 giorni l’anno. Ma prima della Messina Social City tutto questo esisteva? Ma gli sciacalli o le sciacalle che tentano di giustificare la propria esistenza con questo nuovo mestiere si ricordano della povertà sono nel periodo natalizio per mettersi in mostra e speculare anche su veri poveri?”

 

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