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Il progetto “Young Women for Peace”

Da Favara (AG) a Napoli: ecco le opportunità di carriera diplomatica per giovani donne

venerdì 5 Maggio 2023

“Mi ci è voluto molto tempo per trovare la mia voce e, ora che ce l’ho, non rimarrò in silenzio” (Madeleine Albright)

Promuovere la partecipazione attiva delle donne nella società e nella politica italiana e internazionale. È questo l’obiettivo di “Young Women for Peace”, il percorso realizzato da Prime Minister, la scuola di Politica per giovani donne, che ha ottenuto il supporto della Missione diplomatica degli Stati uniti in Italia.

Arrivata alla sua quarta edizione, la scuola fondata a Favara in questi anni ha formato oltre 600 ragazze dai 13 ai 19 anni in tutta Italia, che si sono potute avvicinare al mondo delle organizzazioni internazionali, confrontandosi con chi da anni lavora per il rispetto della parità di genere e delle norme già esistenti o per l’aggiornamento di quelle non più attuali. Studentesse che, in alcuni casi, provengono da contesti sociali difficili, ma che, allo stesso tempo, hanno “l’età giusta per non essere ancora troppo impregnate della cultura maschilista”, come spiega la co-fondatrice di Prime Minister, Florinda Saieva.

Battersi contro il retaggio culturale è l’idea alla base di “Young Women for Peace”, che quest’anno ha il suo focus proprio sulle dinamiche pratiche sul campo, sui processi di pace e sul riconoscimento della violazione dei diritti nelle zone di conflitto, attraverso l’analisi di casi di studio.

Dopo un incontro online, sabato 6 maggio a Napoli è previsto il primo di due appuntamenti in presenza per le studentesse di Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. Tutte insieme, si ritroveranno dalle 10 alle 14 di sabato 6 maggio al Societinglab del polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Il secondo incontro, invece, sarà a Roma il 13 maggio.

Tra gli ospiti nel capo, Antonia De Meo, direttrice di Unicri – Istituto Interregionale di Ricerca sul crimine e la giustizia delle Nazioni unite, Tracy Roberts-Pounds, console generale degli Stati uniti a Napoli, Chiara Marciani, assessora per il lavoro e le politiche giovanili del Comune di Napoli e Alex Giordano, professore di Marketing e digital transformation del dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli e direttore scientifico di Societinglab. Ad aprire l’incontro saranno Florinda Saieva e Angela Laurenza, l’altra co-fondatrice di Prime Minister.

Da Favara a Napoli e poi in tutta Italia, sotto l’occhio attento dell’ambasciata Usa, che l’anno scorso ha deciso di investire nel progetto. In questi quattro anni sono state diverse le studentesse che hanno scelto di dedicarsi all’attivismo non solo per il progetto finale previsto da Prime Minister. C’è chi ha intrapreso un percorso di leadership internazionale negli States, chi nella gestione di conflitti con compagne provenienti da 40 Paesi da tutto il mondo, chi ha scelto di impegnarsi attivamente nel proprio territorio, candidandosi al consiglio del proprio Comune.

“Tra i progetti sviluppati – racconta Saievac’è quello della campagna di raccolta fondi per trasferire in Italia alcune donne ucraine, che scappavano dai militari russi. Non è, però, solo l’impegno internazionale – sottolinea – a fare la differenza. Quello che conta è l’attivismo civico. Uno dei progetti che ha riscosso più successo è quello legato alla rigenerazione urbana, che ha reso il centro di Favara più a misura di donna”.

“È da quattro anni che Prime Minister si impegna affinché sempre più giovani donne facciano sentire forte – spiega l’ingegnera Angela Laurenza, co-fondatrice della scuola la propria voce in politica e nelle istituzioni. Per questo motivo, cerchiamo di dare alle nostre studentesse gli strumenti per capire come funziona la società per diventarne poi parte attiva. In un periodo storico interessato da numerosi conflitti e difficoltà a livello internazionale, abbiamo ritenuto fosse importante per loro capire a fondo come funzionano gli organismi internazionali che operano per il mantenimento della pace. Siamo quindi orgogliose di poter dare alle nostre studentesse l’opportunità di seguire un percorso formativo con un’ospite come Antonia Marie De Meo”.

Il consolato USA di Napoli ha seguito con cura la costruzione del percorso formativo di Prime Minister, coordinando gli eventi e le relative attività: “Ci auguriamo – dichiara la console generale degli Stati uniti a Napoli, Tracy Roberts-Poundsche il percorso Young Women For Peace possa ispirare le studentesse a considerare anche la carriera diplomatica. La diplomazia è uno strumento fondamentale per il mantenimento della pace, la risoluzione dei conflitti e la cooperazione internazionale. È essenziale che ai tavoli decisionali ci siano diversità e inclusione, così da avere più prospettive e poter affrontare meglio le complesse sfide globali del nostro tempo. Elevare lo status delle donne e delle ragazze a livello globale porterà a un mondo migliore, più prospero e più sicuro per tutti”.

“Sono lieta – dice De Meodi sostenere ‘Young Women for Peace’ condividendo casi di studio tratti da 20 anni di attività nel campo della pace e dello sviluppo internazionale. La costruzione della pace avviene sul campo, aiutando le persone reali colpite dalla guerra o da disastri umanitari, che hanno bisogno di sviluppo e assistenza umanitaria per condurre una vita dignitosa e sana. Spero che una migliore comprensione delle esperienze reali delle donne nelle zone di conflitto aiuti le giovani donne di Prime Minister a muovere i primi passi verso la pace e l’uguaglianza per tutte le donne, ovunque”.

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