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Scontro politico

Dafne v/s Cateno come in un film di Wertmuller “Io, Melangela e l’Altra”

mercoledì 20 Dicembre 2023

Sembra uno di quei film di Lina Wertmuller con i titoli che restano impressi nella memoria: Io, Melangela e l’Altra (travolti da un insolito destino nel tiepido Natale siciliano)  laddove l’io è Cateno, l’Altra è Dafne e Melangela è Scolaro la consigliera comunale di Barcellona appena passata da Fratelli d’Italia a Sud chiama Nord. Casualmente i tre hanno nomi che calzano a pennello per la compianta e straordinaria regista Lina Wertmuller (Cateno-Dafne-Melangela), ma lo scontro è tutto politico.

IL SASSOLINO NELLA SCARPA

L’occasione per dare modo a Dafne Musolino di togliersi il sassolino (anzi il macigno) dalla scarpa dopo essere finita nel mirino delle truppe social di De Luca quando ha lasciato il partito per Italia Viva (QUI), è stato l’ingresso in Sud chiama Nord della consigliera comunale di Barcellona Pozzo di Gotto Melangela Scolaro.

SCOLARO DA FDI A SCN

La consigliera Melangela Scolaro che ha lasciato Fratelli d’Italia, partito con il quale era stata eletta due anni e mezzo fa, per transitare in Sud chiama Nord è stata giustamente accolta in conferenza stampa con soddisfazione e complimenti. La stessa senatrice Dafne Musolino le fa gli auguri per la decisione assunta, ma l’occasione era troppo ghiotta per non far notare che a fronte di un uguale cambio di casacca i trattamenti sono stati diversi. E De Luca usa due misure per un solo peso. Ovviamente Cateno, che già nei giorni dell’addio della senatrice Musolino, oscillava tra dichiarazioni alla Giulio Cesare con Bruto (QUI) al tormentone estivo di Annalisa “ho visto lui che bacia lei” (QUI) non ha resistito, ha replicato con un post “Io, Melangela e l’Altra” senza nominare l’Altra (cioè Dafne).

MUSOLINO: UN PESO DUE MISURE

 

Iniziamo dalla senatrice Dafne Musolino: “Come immaginavo, un peso e due misure,la coerenza non appartiene a certi personaggi della nostra politica che troppo spesso hanno la bocca soltanto per dargli fiato. Del resto come diceva la Bibbia non guardare la pagliuzza nell’occhio degli altri, pensa alla trave che hai nel tuo occhio. E ce ne sarebbe da dire, visto che chi mi ha accusato di essere una traditrice e di essermi venduta (scatenandomi un attacco a mezzo social che è andato avanti per giorni) si è distinto per i suoi rocamboleschi passaggi politici: dalla Democrazia Cristiana, per passare al Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini, approdando al Movimento per le Autonomie che ha lasciato una prima volta per Rivoluzione Siciliana, ritornato a MPA una seconda volta per poi presentare una lista di Sicilia Vera che ha abbandonato per entrare nel gruppo misto dell’ARS Siciliana fino ad arrivare, con altre giravolte, a Sud Chiama Nord”.

GLI ATTACCHI SOCIAL

Ma se in Sud chiama Nord come si suol dire, il re non fa corna e le invettive sono solo per gli altri, Dafne Musolino non ha dimenticato la raffica di post sui social contro di lei dopo il burrascoso divorzio. Quando va via un uomo i termini non sono mai sessisti. Quando va via una donna il quadro cambia. E anche i termini. Ma alla senatrice non è andata giù un’altra cosa. Se il partito che si lascia è Sud chiama Nord si è additate come p…politiche, se invece Sud chiama Nord è l’approdo da un altro partito allora si è nel giusto, è una scelta ideale e non di scambio da mercato.

AUGURI A MELANGELA

Se sono gli altri (e nel caso concreto, io) a lasciare lui- scrive Dafne Musolino nel post- si viene appellati come “una pu***na politica” anche “che si è messa sul mercato”, se invece gli altri lasciano il loro partito per andare con lui, allora l’operazione non è più una “compravendita politica” ma viene apprezzata perché questo gli consente “di entrare con autorevolezza nella vita politica barcellonese in un momento difficile come quello del dissesto economico”. Sarebbe fin troppo facile ma oltremodo scorretto emulare il suo linguaggio e sferrare accuse volgari e sessiste. La mia educazione ed i miei principi di difesa dei valori democratici peró non mi consentirebbero mai di scendere a quel livello nè di formulare simili accuse che non mi appartengono e per le quali esprimo un profondo biasimo. Faccio invece i miei più sinceri auguri a Melangela Scolaro per la sua scelta, sicura che si renderà presto conto con chi ha a che fare.

IO, MELANGELA E L’ALTRA

E lui, il “Cateno furioso”, non resiste al sassolino social e replica senza nominarla anzi la chiama l’Altra (con la A maiuscola). E già che c’è rincara la dose sul passaggio da Sud chiama Nord a Italia Viva dell’Altra (ingrata e opportunista). Infine dopo aver nei mesi scorsi fatto come Cesare “tu quoque Dafne” resta in epoca imperiale e la paragona al cavallo di Caligola (nominato senatore). Insomma il divorzio ancora brucia.

Poveretta …

La differenza tra Melangela e l’Altra e tra me e l’Altra e’ molto semplice:

  1. Io e Melangela siamo sempre stati eletti con i nostri voti e non con i voti messi a disposizione da un partito come già è successo all’Altra ( da sola ha sempre preso 200 voti!!!)
  2. Io e Melangela le campagne elettorali le abbiamo pagate sempre con i nostri soldi e non con i soldi del fondatore del partito come e’ sempre accaduto all’Altra;
  3. Io e Melangela abbiamo sempre onorato i debiti e gli impegni assunti con i nostri partiti mentre l’Altra appena eletta ha pensato a rinnegare anche gli accordi sottoscritti con coloro che hanno pagato la sua campagna elettorale;
  4. Io e Melangela non ci siamo mai messi sul mercato al miglior offerente anzi la storia dimostra che abbiamo preferito pagare il prezzo della nostra coerenza mentre l’Altra ha semplicemente deciso di mettersi sul mercato al migliore offerente;
  5. Io e Melangela abbiamo una storia politica di militanza e di attivismo nelle istituzioni conquistato con il consenso popolare mentre l’Altra e’ sempre stata nominata perché incapace di farsi eleggere;
  6. Io e Melangela non siamo paragonabili ad un certo mondo di opportunisti e di ingrati mentre l’Altra ha già dimostrato (ma siamo solo all’inizio!!!) che è il suo ambiente naturale;
  7. Io e Melangela non sputiamo sulla nostra storia mentre l’Altra non ha aspettato neanche che il gallo cantasse tre volte;
  8. Io e Melangela non costruiamo il nostro consenso con il becero vittimismo mentre l’Altra ne vuol fare una bandiera perfino nelle aule giudiziarie;

9.Io e Melangela non ci siamo mai ubriacati del ruolo ricoperto mentre l’Altra ormai ne fa un grimaldello per provocare reazioni (mamma Ciccio mi tocca … Ciccio toccami che mamma non c’è !!!)

  1. Io e Melangela abbiamo una storia politica costruita con i nostri sacrifici e con il nostro consenso mentre l’Altra e’ già passata alla storia come il somaro di Caligola nominato senatore;

All’Altra dico… e’ inutile che ci provochi per essere insultata … ormai ho deciso che saranno bel altre le sedi del nostro confronto perché Io e Melangela siamo di un’altra pasta ed il tempo anche questa volta sarà galantuomo.

E L’ALTRO? (FDI)

Fin qui il botta e risposta tra Cateno De Luca e Dafne Musolino. Al quadro però manca una versione, quella dell’Altro (l’abbandonato), cioè Fratelli d’Italia e della lista con la quale Melangela Scolaro si è candidata ed è stata eletta ed è rimasta per due anni. A differenza dei fan social di De Luca nessuno (finora e per fortuna) ha pubblicato post contro di lei.

Il nuovo titolo quindi  potrebbe essere “Io, Melangela e l’Altra. E l’Altro che fa?”

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