Mentre monta la polemica e le perplessità avvolgono, senza tregua, da più parti la prevista visita del Dalai Lama in riva allo Stretto ammonta già ad oltre 10 mila euro la cifra raggiunta nella vendita dei biglietti per gli eventi che vedranno protagonista Sua Santità tibetana a Messina e Taormina. La cifra comprende sia lo sbigliettamento per l’evento al Teatro Antico di Taormina che per quello al Teatro Vittorio Emanuele (in entrambe le location i prezzi saranno di 10 euro per la gradinata e 30 per la platea).
“Sarei disposto anche a mettere i soldi di tasca mia per coprire le spese dei due eventi”, ha detto il sindaco Renato Accorinti, che continua a gettare acqua sul fuoco delle polemiche della vicenda. “C’è chi si piega al potere dei soldi – afferma – e chi non lo fa. Noi abbiamo risposto fermamente quando la Cina si è ribellata al nostro invito per il Dalai Lama”.
Il premio nobel per la pace viene paragonato da Accorinti a figure come Nelson Mandela e Gandhi, “uomini di pace che possono lanciare un messaggio a tutta la cittadinanza”.
Accorinti non intende arretrare o farsi condizionare dalle polemiche che lo hanno investito in questi giorni e passa anzi al contrattacco: “Non è stato facile riuscire ad averlo qui a Messina – continua – ma noi ci siamo riusciti. E lo abbiamo fatto per Messina. Indosso questa maglietta, Free Tibet, dal primo giorno, per dimostrare solidarietà ad un paese che sta vivendo un profondo dramma, ma del Tibet non mi sono che occupato irrisoriamente, tutto quello che ho fatto è stato fatto per Messina, anche l’organizzazione di questi eventi”.
“Mi dispiace – ha detto il sindaco della Città Metropolitana – che in una fase storica in cui si parla di interreligiosità universale, ci siano uomini di Cultura della nostra città convinti che ognuno debba pregare nel proprio territorio. Anziché polemizzare, sarebbe opportuno elogiare tali iniziative e condividerle, come avviene da tutte le parti. Auspico, infine, con questo chiarimento, che si lascino alle spalle polemiche sterili e inutili, e che la presenza a Messina e Taormina di un portatore di Pace come il Dalai Lama possa essere un’opportunità e un momento di riflessione, di gioia e di cammino spirituale, indipendentemente dalla religione di appartenenza”.
Sono 350 i biglietti riservati alle istituzioni, ma Accorinti si è premurato a chiarire: “Io stesso ho comprato diversi biglietti e lo stesso stanno facendo i membri della mia Giunta”. Resta in piedi l’ipotesi del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Dalai Lama: “Naturalmente prima la richiesta deve essere approvata dal Consiglio Comunale, altrimenti non può andare in porto”, ha precisato Accorinti, nel tentativo di non inasprire i rapporti con il Civico consesso, dai cui banchi si è accusato il sindaco di aver fatto una fuga in avanti sull’argomento. Accorinti ha, invece, già concordato col Commissario Straordinario Filippo Romano l’assegnazione di una onorificenza per la Città Metropolitana.
La prima giornata della visita messinese del Dalai Lama si svolgerà a Taormina sabato 16 settembre e prevederà al Teatro Antico alle 11:30 una lezione su “La pace è…incontro tra i popoli. Una opportunità per l’evoluzione dell’umanità”, seguita da un altro incontro, alle 13:30, dal tema “In cammino verso la saggezza e la felicità attraverso le meditazione”.
Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, invece, domenica 17 settembre verrà conferito al Dalai Lama il premio “Costruttori di pace, giustizia e non violenza – Città di Messina”, premio istituito per la prima volta quest’anno e che l’Amministrazione spera che abbia seguito in futuro. Le due lezioni che si terranno a Messina verteranno su “Etica compassionevole e interdipendenza”, alle 11:30 e su “L’attività educativa e l’addestramento della mente:la via più efficacie per lo sviluppo delle coscienze”, alle 13:15.