Si apre il 2025 dell’Assemblea Regionale Siciliana. Sala d’Ercole si è riunita ieri per analizzare le interrogazioni ispettive dei vari deputati regionali. Tema caldo del confronto è stato quello della sanità. In tanti, soprattutto fra le fila del PD, hanno chiesto la presenza in aula del presidente Renato Schifani per parlare dell’emergenza che regna nelle strutture dell’Isola. L’attenzione dell’aula si è spostata poi verso il vero motivo del contendere della seduta di ieri, ovvero le domande da porre all’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino. Critiche le opposizioni, in particolare il deputato regionale del Gruppo Misto Ismaele La Vardera. “Su oltre 40 interrogazioni, Dagnino risponde a malapena a cinque di queste. Ma questa è una scena già nota: è infatti un vizio di questo governo arrivare in aula impreparato e chiedere continui rinvii“.
Ma l’attesa all’Ars è soprattutto per i primi disegni di legge da votare in questo mese di gennaio. Le partite da giocare quest’anno sono tante: dalla riforma delle Province alla riorganizzazione della dirigenza regionale. Ma lo sguardo è soprattutto rivolto al Collegato sulla Finanziaria 2024. Un atto nel quale, oltre alle solite norme ordinamentali, rientreranno probabilmente alcune delle misure rimaste fuori dall’ultima legge di stabilità e dal relativo maxi-emendamento.
Cosa bolle in pentola?
A decidere l’agenda politica della prossima settimana è stata una conferenza dei capigruppo tenuta ieri pomeriggio all’Ars. Consesso nel quale i deputati dei vari schieramenti hanno trovato l’accordo su quattro punti da affrontare a Sala d’Ercole. A cominciare dalla disciplina delle strutture turistiche e ricettive. Un ddl portato avanti dalla commissione presieduta dal deputato regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Ferrara.
Atto sul quale sembra esserci la giusta intesa all’interno del centrodestra. A spiegare il contenuto del testo è il capogruppo della Lega Salvo Geraci. “Vengono ridefinite le tipologie di attività ricettive, ai fini turistici, e quelle alberghiere ed extra alberghiere. La Sicilia è stata è la prima Regione ad applicare il codice identificativo che poi è stato oggetto di una legge nazionale con l’introduzione del cosiddetto Cin. Il comparto turistico-ricettivo rappresenta una fetta importante del Pil dell’Isola e per questa ragione vogliamo intervenire sull’intero sistema affinché per le strutture siciliane aumenti la competitività e dunque il mercato. Il governo Schifani sta lavorando da tempo a misure per agevolare la destagionalizzazione dei flussi turistici. Questa riforma va nel solco di questa scelta strategica che fa della Sicilia una meta da vivere tutto l’anno”.
Le compensazioni ai comuni per le discariche e il progetto di legge sulla ludopatia
Nel pacchetto di proposte varato dalla conferenza dei capigruppo rientra anche la modifica alla legge regionale 6/1997 attinente ai tributi per il deposito in discarica di rifiuti solidi. L’obiettivo del testo è quello di recepire una sorta di forma di ristoro per quei comuni che ospitano nel loro territorio delle discariche. Una sorta di compensazione per i disagi arrecati dalla presenza degli impianti. Successivamente, si affronterà anche la trattazione dello schema di progetto di legge, da proporre al Parlamento Nazionale, relativo alla tutela dei minori nell’era digitale dall’uso distorto dei cellulari e di altri dispositivi elettronici. Un testo di cui si è occupato approfonditamente il deputato regionale del M5S Carlo Gilistro e sul quale c’è un’attenzione trasversale da parte dell’aula.
Il Collegato tecnico sulla Finanziaria 2023, ma si pensa già a quello di quest’anno
Infine, all’ordine del giorno, c’è il secondo stralcio del Collegato (ddl 738/A) relativo alla Finanziaria 2023. Una sorta di atto tecnico che recepisce una serie di norme ordinamentali.
Ma Sala d’Ercole è già proiettata verso il primo stralcio del Collegato relativo all’ultima legge Finanziaria, votata sabato 28 dicembre 2024. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, sarebbe calendarizzato per la prossima settimana un vertice fra il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e i presidenti delle varie commissioni dell’Ars. Obiettivo è quello di concordare un percorso condiviso per portare avanti l’atto in maniera celere. Sul disegno di legge l’attenzione è massima, in particolare dalle opposizioni. Nel testo infatti potrebbero rientrare alcune misure rimaste fuori dalla legge di stabilità e dal relativo maxi-emendamento. Ma per fare ogni considerazione bisognerà attendere l’arrivo della bozza governativa dalle parti di Palazzo dei Normanni. Fatto che, secondo i ben informati di Sala d’Ercole, non avverrà prima di fine gennaio.