L’edizione numero 90 degli Academy Awards, appena conclusasi a Hollywood, porta un Oscar anche in Italia: il film di Luca Guadagnino “Call me by your name” ha conquistato il premio per la miglior sceneggiatura non originale, consegnato a James Ivory.
#Oscars: Call Me By Your Name’s James Ivory becomes the oldest oscar winner ever at 89 https://t.co/5Itp8vyGfM pic.twitter.com/E2MWotAmQ2
— Hollywood Reporter (@THR) 5 marzo 2018
“Che siamo omo o eterosessuali – ha dichiarato Ivory sul palco del Dolby Theatre – tutti abbiamo fatto l’esperienza del primo amore. Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista“.
Dalla presentazione della pellicola nel 2017 al Sundance, festival leader del cinema indipendente di tutto il mondo, l’ultima opera di Guadagnino ha inanellato numerose candidature nelle principali manifestazioni di settore.
Tra gli altri: 4 candidature a Premi Oscar (Migliore film, Migliore attore protagonista, Migliore sceneggiatura non originale, Migliore colonna sonora originale), 3 candidature a Golden Globes, 4 candidature e un premio vinto ai BAFTA.
“Call me by your name“, già dal titolo originale risulta evidente, tratto dal romanzo omonimo di Andrè Aciman, è un film capace di inserirsi perfettamente, così come ha fatto, nel panorama internazionale della cinematografia.
Protagonista del film, lo ricordiamo, è Elio Portaman, interpretato da Timothée Chalamet, adolescente che entra nel mondo degli adulti e sperimenta l’appagamento del desiderio, in una calda estate del 1983 “in un qualche posto nel nord Italia“.
Nel realizzarlo Guadagnino (otto anni di lavoro tra alterne vicende e low budget – ndr) ha voluto fare un omaggio all’amore e al cinema dei suoi maestri: Bertolucci, Jean Renoir, Jacques Rivette ed Eric Rohmer, registi che ha conosciuto nella sua Palermo alla corte di Franco Maresco.
La candidatura agli Oscar è stata vissuta dal regista con molta serenità: “Provo grande felicità e orgoglio. Ma sono già nel mezzo dei lavori per il prossimo film (Rio con Jake Gyllenhaal, Michelle Williams e Benedict Cumberbatch, mentre è in post produzione il remake di Suspiria con Chloe Grace Moretz, Dakota Johnson e Tilda Swinton), dunque riesco a mantenere le cose in prospettiva“.
Ma non è escluso un qualche sequel del film: “Le vite di Elio, Oliver e tutti gli altri intorno a loro possono dirci qualcosa di noi nel crescere. Forse riusciremo a raccontare le cronache di questi personaggi guardando con umiltà all’esempio di Truffaut. Il nostro Antoine Doinel, intanto, ce l’abbiamo”.
In Italia al Box Office “Chiamami col tuo nome” ha incassato nelle prime quattro settimane di programmazione 2,6 milioni di euro e 781 mila euro nel primo weekend.
Le statuettte “più pesanti”, infine, sono state vinte da Guillermo del Toro, come miglior regista per “La Forma dell’Acqua“; Miglior attore è Gary Oldman per il suo Winston Churchill ne “L’ora più buia“; Miglior attrice è Frances McDormand per “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri“.