Dal sacrificio del sindacalista Accursio Miraglia, ucciso da “cosa nostra“, al sudore e la fatica dei contadini che si sono riscattati grazie a terreni trasformati in oliveti e frutteti fertili e produttivi, tolti ai latifondi per trasformarsi in bene comune. È la storia della Sicilia che è cambiata e che cambia: sono gli 80 anni della Cooperativa La Madre Terra, nata il 5 novembre 1944, con l’attuazione della Legge Gullo-Segni che destinò alle cooperative i terreni incolti appartenenti ai latifondisti.
Giovedì 28 novembre 2024, dalle ore 7,30, presso i locali dell’ex Convento San Francesco di Sciacca, in via Agatocle, 5, con uno sguardo al passato si affronta, quindi, la nuova sfida che i soci della Cooperativa raccolgono fino in fondo, affrontando anche il tema della Biodiversità e del Cambiamento climatico.
Intervengono ai lavori, moderati da Massimo D’Antoni: il sindaco di Sciacca, Fabio Termine; per l’ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Agrigento, Calogero Barbera; per il collegio dei periti agrari di Agrigento, Gianfranco Bonacasa; il presidente della cooperativa La Madre Terra, Roberto Butera (Biodiversità e Clima. Il contributo della cooperativa alle sfide climatiche); il docente universitario Maurizio Servili, del dipartimento di scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università di Perugia (Qualità dell’olio extravergine di oliva tra innovazione, tecnologia e cambiamento climatico); il docente universitario Tiziano Caruso, del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università degli Studi di Palermo (Olivicoltura sostenibile in ambiente caldo arido); il docente universitario Giuseppe Di Miceli del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università degli Studi di Palermo (La formazione specialistica come leva per lo sviluppo territoriale); il presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo (Piano olivicolo: quale opportunità per il settore?); il presidente nazionale Legacoop agroalimentare e pesca Cristian Maretti (Il modello cooperativo e l’emergenza climatica).
Oggi la Cooperativa Madre Terra vanta circa 300 soci e una superficie di 1.200 ettari coltivata a ulivi nel territorio di Sciacca, zona delimitata dalla DOP Val di Mazara, riservata agli oli extravergine d’oliva, ottenuti con rigidi disciplinari produttivi. Il territorio circostante Sciacca è caratterizzato da pianori e basse colline e viene da secoli coltivato a ulivi, con varietà autoctone Cerasuola, Biancolilla e Nocellara.