Luigi Vallero è il general manager per l’Italia della Dat, compagnia aerea danese, il più grande vettore privato che esiste in Danimarca.
Si tratta di una società che nasce nel 1989 e che opera con una flotta che è costituita da circa 17 aeromobili della tipologia turboelica ATR, e 6 Airbus A320-321, più un jet executive che viene utilizzato per servizi di trasporto corporate. Una flotta che conta intorno ai 24 aeroplani.
Un’azienda che opera sul mercato italiano, in particolare in quello siciliano dal primo luglio del 2018, anno in cui sono partiti i servizi in continuità territoriale delle isole minori di Lampedusa e Pantelleria, grazie alla vincita di un bando di gara della Regione Siciliana.
“Siamo ormai ben all’interno del settimo anno di operazioni in Sicilia, è un mercato che ormai conosciamo molto bene perché servendolo da tanti anni ci siamo abituati sotto tutti i punti di vista“. Queste le parole di Vallero ai microfoni de ilSicilia.it.
E’ da qui che nasce il progetto ambizioso che ha portato ad ottimi risultati, progetto DAT Volidisicilia pensato alla fine del 2017.
Territorialità
E poi in Germania, dove opera ormai da sette anni, dove effettua collegamenti tra Saarbrücken e Berlino e Saarbrücken e Amburgo, “c’è un supporto da parte del lender della Saar che con dei fondi regionali garantisce la fattibilità del collegamento“.
Luigi Vallero, con la sua esperienza lavorativa di oltre 40 anni, con le macchine giuste, gli aeroplani giusti e con una certa disponibilità, ha saputo cogliere l’opportunità.
Un progetto per sentirsi più vicini al territorio. “Cosa che nell’arco degli anni è andata sempre più a svilupparsi. Dagli equipaggi che arrivavano prevalentemente dalla Danimarca e dalla Lituania, si è passati ad equipaggi italiani che hanno costituito una forza lavoro prettamente territoriale, di origine pantesca, con aeroplani battezzati allora con i nomi delle isole Lampedusa, Pantelleria e Linosa in dialetto locale, e con i prodotti siciliani offerti a bordo“.
Un bilancio di questi anni
“Nel corso dei sette anni in cui stiamo servendo i territori di Lampedusa e di Pantelleria abbiamo rilevato una grande crescita del mercato locale, siamo passati dai 203 mila passeggeri del primo anno, ovvero dal primo gennaio al 31 dicembre del 2019 ai 300 mila del 2024. Una crescita rilevante, considerando il fatto che il covid aveva dimezzato i valori di partenza, siamo da lì ripartiti fino a chiudere il 2025 probabilmente ad una cifra che tocca i 340-345 mila passeggeri“.
Questo è il risultato di un notevole impegno anche dal punto di vista delle risorse messe in campo, “nel bando il vettore è costretto a garantire come minimo circa 6.200 voli l’anno, noi a partire dal primo novembre del 2024 fino ad oggi, a quasi un anno di esercizio, abbiamo messo in campo voli addizionali, aggiuntivi, per far fronte al traffico che sta crescendo. Contiamo 168 voli aggiuntivi, 122 per Lampedusa e 46 per Pantelleria, che vuol dire un impegno estremamente oneroso, un incremento del 7% rispetto a quelli che erano i posti offerti rispetto al budget previsto originariamente, circa 30.000 posti“.
Tutto per far fronte all’ incrementata richiesta di traffico che si sta verificando negli ultimi anni da e per le isole. Numeri che crescono notevolmente, “durante la stagione estiva avevamo messo a disposizione cinque aeroplani, due da Pantelleria e tre da Lampedusa, con una media di 10-12 da Pantelleria 20 voli da Lampedusa, senza contare le giornate di ultra picco estivo“.
“Le isole sono anche un ambiente complicato dal punto di vista operativo, considerando le frequenti restrizioni legate al meteo e ad altri fattori, è facile incappare in problematiche di tipo operativo. Nonostante questo e nonostante le lamentele ricevute, dal primo giugno fino al 13 di ottobre a Lampedusa abbiamo operato più di 1700 voli con il 100% di regolarità, con una puntualità a 15 minuti che è stata prossima all’82%, valori di eccellenza. A Pantelleria abbiamo registrato il 99% di regolarità nello stesso periodo con l’80% di puntualità. Sfido chiunque a produrre in periodi di alta stagione e in un ambiente operativo complesso“.
Progetti e nuova operazione italiana
L’operativo quindi rimarrà quello, in quanto il bando attualmente è in essere, non ci saranno grandi variazioni. A livello nazionale, invece, ci sono grandi novità.
“Nel mese di agosto DAT ha partecipato al bando di gara per i collegamenti da Ancona verso Roma e verso Milano-Linate e siamo risultati assegnatari anche di questi due collegamenti. Dal 3 novembre comincia una nuova operazione italiana con base a Ancona, prevediamo di impiegare un ATR 42 che è un po’ più piccolino rispetto agli ATR 72 che impieghiamo invece in Sicilia, un modulo a 48 posti“.
Operazione che seppure disgiunta, allarga gli orizzonti. “Inizieremo questa nuova avventura marchigiana che andrà a integrare un po’ lo scenario della DAT” che a questo punto avrà come scenari di attività regolare regionale la Danimarca, la Norvegia, la Germania e l’Italia in modo un po’ più allargato.
“Ci stiamo lentamente espandendo. La nostra politica si basa su passi molto ponderati, che non vuole mettere a rischio la sicurezza degli aeroplani e dell’azienda in generale. L’azienda esiste dal 1989 probabilmente per tutta una serie di manovre oculate che hanno fatto sì che questa abbia garantito la sua esistenza tutt’oggi e quindi ogni scelta viene pensata meticolosamente“.
La DAT dunque preferisce fare i passi a tempo dovuto, è questa la logica di un’azienda gestita con un po’ di buonsenso e tanta passione.