La candidatura a sindaco di Taormina come prima tappa (qui) senza perdere di vista l’obiettivo iniziale, la nascita di un movimento meridionalista a carattere nazionale, attraverso la tessitura di alleanze nelle Regioni (non solo del sud).
Cateno De Luca è al lavoro su più piani, guardando soprattutto al centro dei due schieramenti con un occhi agli appuntamenti elettorali del 2023 e un altro alle Europee del 2024 quando, gioco forza, dovrà essere presente nei collegi a livello nazionale. Il punto di partenza lui ce l’ha, e sono i due parlamentari eletti alle Politiche di settembre (la senatrice Dafne Musolino e il deputato della Camera Francesco Gallo) che gli hanno consentito di superare la soglia di sbarramento e di diventare più che “appetibile” per sinergie e alleanze.
E’ così che il primo appuntamento nazionale per Cateno è il 3 e 4 marzo quando Sud chiama Nord chiama a raccolta a Roma i movimenti autonomisti.
In questo quadro ScN ha deciso di avviare un percorso condiviso con Noi di Centro, il movimento politico creato dall’ex ministro Clemente Mastella (sindaco al secondo mandato di Benevento).
“Il 3 e 4 marzo è in programma a Roma – spiega De Luca- un importante momento che mira alla costruzione di una piattaforma che consenta realizzare la rete del civismo territoriale per rendere replicabile le esperienze messinese, siciliana e campana che ha permesso ai due movimenti di ottenere quasi l’1,5% a livello nazionale, con l’elezione a Messina di un deputato e una senatrice. Sud chiama Nord si candida a diventare la casa del civismo con il chiaro obiettivo di superare il divario Sud-Nord per salvaguardare il sistema Italia”
Ad oggi Sud chiama Nord può contare sul sostegno di numerosi movimenti autonomisti. Diversi governatori del meridione hanno già dato la propria disponibilità ad essere presenti dicendosi pronti al confronto. La convention di Roma sarà quindi l’occasione per gettare le basi di un progetto che guarda al nord e al futuro in chiave autonomista e civica.
“Sarà un momento per mettere insieme le diverse anime dei movimenti autonomisti che esistono e che non si riconoscono in una politica che non è stata in grado di dare risposte nè di riconoscere e rispettare le singole identità territoriali offrendo loro una reale opportunità di crescita e di sviluppo” conclude Cateno De Luca che vuol diventare un punto di riferimento per i movimenti autonomisti del sud.
Nel frattempo nei giorni scorsi ha incontrato Vittorio Sgarbi con il quale più volte le strade si sono incrociate. De Luca parla di un “Patto di Taormina” con il sottosegretario alla cultura in vista delle Europee 2024 per liste comuni con Rinascimento Italiano, ma visti i precedenti (Sgarbi ha virato verso Berlusconi piuttosto rapidamente) non è dato sapere quanto durerà l’intesa (qui).