Con l’avvio della nuova legislatura guidata dal neosindaco Cateno De Luca, a Taormina già si prospettano diverse novità. E tra queste c’è l’intenzione da parte di De Luca di fare una mossa a sorpresa a Trappitello: il primo cittadino intende, infatti, avviare l’iter per l’esproprio dei terreni dell’ex golf di contrada Vareggio. Lo ha già dichiarato nelle battute finali della campagna elettorale ed è una delle iniziative che potrebbero subito caratterizzare le prossime settimane. L’Amministrazione che sta per insediarsi potrebbe così imprimere un cambio di passo nel destino al momento sempre più incerto che avvolge l’ampia area di contrada Vareggio dove sarebbe dovuto sorgere il maxi-complesso turistico-ricettivo con annesso campo da golf.
E’ storia nota che i lavori che riguardavano la realizzazione del green si sono arenati nell’autunno del 2011 per una bomba d’acqua e da allora non sono mai più ripresi. Poi nei primi mesi del 2019 questa vasta area di proprietà di privati è finita sotto sequestro giudiziario, con attività eseguita dalla Guardia di Finanza, per via di vicende legate al fallimento dell’impresa (Tecnis) che aveva lavorato alle opere del golf. Da quel momento è calato ulteriormente il sipario sui terreni di contrada Vareggio ed anzi si sono registrati alcuni preoccupanti “campanelli d’allarme” perché l’area è ormai abbandonata a se stessa. La scorsa estate si sono verificati ben due incendi, avvenuti in rapida successione il 10 e 20 agosto 2022 e che hanno bruciato una larga parte di quei terreni. Il timore dei cittadini della zona è che si possano ripetere questi fenomeni, tenendo conto che i terreni dell’ex golf sono diventati “terra di nessuno”.
De Luca potrebbe avviare già nelle prossime settimane l’iter per provare ad acquisire al patrimonio l’area dell’ex golf di Trappitello e a quel punto si valuterà la destinazione d’uso. Non si può escludere che da quelle parti possa tornare d’attualità la prospettiva del golf per attrarre turisti facoltosi che amano questo sport. Non si può neppure escludere l’ipotesi di un parco pubblico.
Per adesso De Luca ha fatto sapere che la volontà è quella di “sottrarre intanto quei terreni all’incuria e al degrado e acquisirli tra i beni del Comune”. Ad oggi della struttura ricettiva con annesso campo da golf a 18 buche ormai non c’è più traccia e difficilmente si tornerà a quel mega-progetto. E’ rimasto solo il cemento e attorno una selva di erbacce ed ampie parti di terreno bruciate dalle fiamme. Tutte le concessioni a suo tempo rilasciate dal Comune sono scadute e la possibile sterzata all’orizzonte potrebbe salvare i terreni dell’ex golf dalla prospettiva di restare chissà per quanti altri anni una “cattedrale nel deserto.