Cateno De Luca passa al contrattacco contro chi lo accusa di svolgere con troppa presenza mediatica il suo impegno di sindaco di Messina. Il primo cittadino non fa giri di parole e non risparmia un nuovo affondo nei confronti del predecessore Renato Accorinti.
“C’è chi non perde occasione per attaccarmi e accusarmi rappresentando una realtà ben diversa dalla realtà. Agli amici di MessinAccomuna che ruotano attorno a colui che era stato insignito del titolo di “Sindaco del Cambiamento”, Renato Accorinti, dico di rinfrescare la memoria, perché ciò che ho ereditato dalla precedente gestione, sono solo macerie da ricostruire. Altro che sceneggiata, altro che avanspettacolo. Ricordo ai sodali di chi ‘il sindaco non lo ha saputo fare’ che è facile trovarsi dall’altra parte della barricata e distruggere il lavoro di chi amministra una città. Un esempio su tutti: andando a ritroso, all’estate di due anni fa, quando la città era vessata da incendi e il sindaco Accorinti era al Taormina Film Festival di Taormina, c’era un coro che inneggiava per i quartieri, ripreso da tutte le testate giornalistiche. Se non sbaglio era: “Mentre Messina brucia dov’è il sindaco?”. Lui si è giustificato dicendo testualmente: “Devo fare cose serie, non perdere tempo a rispondere ad attacchi sterili come chi critica il mio essere sempre in tv”.
“Allora replico ad accuse ipocrite e farisee citando nostro Signore – continua De Luca -: “Guardate la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vi accorgete della trave che è nel vostro?”. Ribadisco il concetto, a rischio di sembrare ripetitivo: io quantomeno cerco di cambiare un sistema logoro, porto avanti passo dopo passo le battaglie e alla fine, posso sempre stare a testa alta davanti i miei interlocutori. Non credo si possa dire lo stesso di tanti soloni che hanno sotterrato Messina con le loro inadempienze”.
De Luca in nottata posta provocatoriamente sui social una sua foto con un barattolo di Nutella e con tanto di dedica scrive: “Per gli Accorintiani a prescindere, meglio dimenticarli con la nutella”.