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La relazione

De Luca: “Pronto a riferire alla città sul mio primo anno di sindacatura a Taormina”

sabato 13 Aprile 2024

Si avvicina il traguardo del primo anno di legislatura e Cateno De Luca intende riferire in Consiglio comunale sui 12 mesi iniziali della sua sindacatura a Taormina. Il leader di Sud chiama Nord riferirà in sede di Civico consesso poco prima delle elezioni Europee.

“E’ mio desiderio – ha detto De Luca – presentare e dibattere la mia relazione sul primo anno di mandato e  lo farò il venerdì 7 giugno, in modo tale che si abbia la possibilità di fare un primo resoconto. Io a Messina ho parlato per 14 ore sulla relazione del mio primo anno di sindacatura, ora sono pronto a Taormina. Fatte le dovute proporzioni, la relazione a Taormina avrà sicuramente una sua richiesta temporale, perché sono tante le cose di cui devo dare conto e questo apre ad un confronto, come prevede la legge, su una relazione che in termini strutturali sarà depositata già 10 giorni prima. Questo prevede la legge e così sarà per gli argomenti che saranno trattati, gli argomenti saranno depositati da me e dagli assessori e il tutto sarà reso in maniera discorsivo. I consiglieri avranno per tempo, con 10 giorni di anticipo rispetto alla seduta, gli argomenti su cui noi punteremo la relazione, in modo che ognuno possa prepararsi sul contenuto della relazione. La discorsività sarà un passaggio conseguenziale ma questo l’ho sempre fatto, anche nelle mie precedenti esperienze amministrative”. “Sarà sicuramente ampia e a tutto campo la discussione sull’attività svolta nel primo anno di mandato, quindi ho detto di prepararsi il pranzo e la cena a sacco“, ha aggiunto De Luca.

“In questo momento c’è l’appuntamento molto importante con le elezioni Europee ma non sto facendo mancare la mia attenzione alla città. Io faccio tante cose, i medici che mi hanno salvato la vita mi hanno detto che ne faccio pure troppe. Cerco di conciliare tutti i miei ruoli con un pieno giorno dedicato non stop a Taormina. E ho un mio sistema, con gli assessori, il presidente del Consiglio, gli assessori. La mia stanza è sempre aperta, soprattutto quando non ci sono io. Io intanto faccio la giornata del sindaco. Non ricevo per appuntamenti nella mia comunità. Sanno che il lunedì sono li e possono venire e sanno che sino a quando c’è l’ultimo cittadino, io sono lì a riceverlo. Ma c’è anche il numero Whatsapp, con il sindaco, e mi arriva lì di tutto e di più. E’ un filo diretto, che io ho con la mia comunità. Mi arrivano decine di segnalazioni al giorno. E questo, al di là di dove sei è importante. E quindi scrivi, fai, agisci”.

De Luca, nel frattempo, ha fatto sapere che entro giugno Taormina dovrebbe uscire dal dissesto, a suo tempo dichiarato dall’ente nel 2021. L’auspicio su questo fronte è quello che il maggior numero di creditori accetti la proposta transattiva, per scongiurare qualsiasi ipotesi di prosecuzione delle procedure straordinarie di crisi economico-finanziarie, che inevitabilmente, potrebbe comportare la compressione delle legittime aspettative dei creditori che nuovamente vedrebbero limitato il proprio diritto alla liquidazione. La Commissione Liquidatoria ha già comunicato la propria disponibilità ad analizzare le accettazioni tardive delle proposte transattive, qualora il ritardo sia stato cagionato da circostanze che hanno impedito al creditore di rispondere tempestivamente.

“Abbiamo ormai finito di dare le somme alla Commissione Liquidatoria – ha detto De Luca -, è stato dato il necessario supporto alla OSL per il credito dei debiti ammessi. La massa debitoria è stata soddisfatta e stanno chiudendo formalmente gli ultimi accordi. La previsione di fine giugno mi è stata confermata anche in un incontro che abbiamo avuto con la Commissione Liquidatoria. Ed è stata fondamentale l’operazione che abbiamo fatto con il “Salva Taormina”, che ci ha consentito di avere la liquidità per dare i soldi e chiudere il lodo Impregilo e per chiudere anche gli ultimi debiti”.

Il sindaco si è rivolto anche ai creditori con i quali non è stata raggiunta un’intesa transattiva nel quadro dei vari debiti maturati dal Comune e che poi hanno portato al dissesto: “Non ci possiamo trovare con qualche creditore che non transige, questa situazione l’ho già vissuta a Messina, quando abbiamo evitato in quel caso il dissesto e c’era qualche vicenda che non si sbloccava. Per questo su Taormina, che deve uscire dal dissesto e non deve più tornarci, ho lanciato un monito, parlando della possibilità di fare un piano di riequilibrio. Quindi lo chiaramente ai “furbi”, che magari aspettano la fine del dissesto per chiedere subito dopo l’intero importo: se qualcuno non vuole transigere, posso fare quello che la legge mi consente, posso anche far uscire il Comune dal dissesto ma all’indomani ho l’opportunità di avviare l’iter per un piano di riequilibrio e schermare per almeno altri 3 anni l’ente. E nel frattempo i creditori continueranno ad aspettare, e magari, come Messina insegna, in questa condizione si potrebbe poi rimanere per altri 10 anni”.

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